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Nicola Cavalieri di San Bertolo

1809 - 1867

Storia archivistica

Il fondo è pervenuto ai Lincei conservato in 67 buste, alcune con indicato l'argomento o l'attività a cui si riferivano. Le carte erano condizionate in fascicoli con titolazione originale. La documentazione era corredata da una descrizione sommaria del contenuto delle buste redatta da Aniello Zamboni. Tra la documentazione sono presenti anche due titolari di classificazione uno riguardante l'Ufficio dell'ingegnere distrettuale di Comacchio e l'altro relativo alle sue carte personali. Sono inoltre presenti i documenti relativi al lascito testamentario fatto alla Reale Accademia dei Lincei.

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Ambito e contenuto

Le carte rispecchiano i molteplici ambiti di attività professionale, pubblica e privata, svolta dal Cavalieri. Il suo impegno, infatti, spazia dell'attività didattica a quella di studio, ricoprendo, nello stesso tempo, incarichi pubblici di alto livello nell'amministrazione pontificia. Molto intense si rivelano anche le relazioni con le numerose accademie scientifiche e umanistiche presenti a Roma e non solo, delle quali Cavalieri fu, nella maggior parte dei casi, socio onorario. Negli ultimi anni della sua vita fu presidente della Pontificia Accademia dei nuovi Lincei. Molto ricca, inoltre, la corrispondenza con personalità di rilievo della società scientifica e culturale contemporanea. In qualità di ingegnere pontificio e presidente del Consiglio d'arte del Ministero dei lavori pubblici, il Cavalieri si occupò di gran parte dei progetti destinati alla modernizzazione dell'assetto territoriale urbano di Roma e Comarca, che comprendeva opere idrauliche, urbanistiche e viarie di notevole importanza e delle quali si conservano testimonianze nei carteggi ufficiali. Molto documentata è anche l'attività svolta per il controllo degli argini dei canali nelle Valli di Comacchio. Membro di svariate commissioni presso i dicasteri pontifici, si conservano verbali di sedute, richieste di pareri, corrispondenza. Sono stati trovati, inoltre, due titolari di classificazione dei documenti, uno relativo all'Ufficio dell'ingegnere distrettuale di Comacchio, stilato da lui stesso, con relativo regolamento, e l'altro, più articolato, individua e organizza le carte di natura più privata, afferenti alla famiglia Cavalieri San Bertolo e le relative proprietà, gli studi scientifici, le memorie e i documenti prodotti e acquisiti dal Cavalieri in materia di acque e strade. In quanto erede dei beni di Nicola Cavalieri San Bertolo, nell'archivio della Reale Accademia dei Lincei, ai Titoli 21 e 24, si conservano, oltre alle carte della gestione del lascito, anche due fascicoli con strumenti di vendita di proprietà della famiglia Cavalieri San Bertolo nel territorio di Comacchio, originariamente appartenenti all'Archivio privato di Nicola Cavalieri ed acquisiti dall'Accademia per la gestione dell'eredità. Sono presenti, tra l'altro, anche carte relative a vertenze con debitori per gli affitti dei terreni e i rogiti di apertura dei testamenti di Luigi Cavalieri San Bertolo, zio di Nicola, e della moglie Daria Buonafede. Si conserva, inoltre, la copia del testamento di Nicola, con il quale lascia l'usufrutto della propria eredità alla moglie Serafina e, alla morte di questa, che avverrà nel 1872, l'usufrutto passerà all'Accademia che erediterà anche una proprietà immobiliare a Comacchio, successivamente venduta nel 1874. Nel testamento viene data anche indicazione sul lascito della propria biblioteca scientifica all'Accademia, come parte non alienabile dell'eredità, mentre la biblioteca "di varia letteratura" IV doveva essere venduta all'incanto. Inoltre, nel caso che l'Accademia venisse soppressa, l'eredità sarebbe passata all'Accademia delle Scienze di Bologna. Il Cavalieri, però, non solo devolve la propria eredità all'istituzione ma istituisce anche una donazione, citata in archivio, come "Legato Cavalieri", con il quale sarebbero stati elargiti, con scadenza annuale, dei premi in denaro ai dieci soci più anziani per ammissione, che si siano contraddistinti per la stesura di memorie di particolare interesse. Il Legato Cavalieri verrà estinto nel 1953. Sempre dalle carte conservate nell'archivio dell'Accademia si apprende che Giulia De Paris, nuora di Nicola, morta nel 1905, lasciò in donazione all'Accademia il ritratto di Nicola Cavalieri e il calco in gesso della mano.

L'Archivio risulta così organizzato:

SEZIONE I ARCHIVIO PRIVATO (1809 - 1867; buste 1 - 45, fascc. 275)
1. TITOLARIO "ARCHIVIO PRIVATO" 1809 - 1867, con docc. dal sec. XVIII buste 1 - 29 (fascc. 92)
2. ACCADEMIE E SOCIETÀ 1852 - 1866 buste 30 - 31 (fascc. 13)
3. PERIZIE GIUDIZIARIE 1818 - 1860 buste 32 - 40 (fascc. 108)
4. AMMINISTRAZIONE PATRIMONIALE E PICCOLA CONTABILITÀ 1818 - 1867 buste 41 - 45 (fascc. 62)
SEZIONE II ARCHIVIO PUBBLICO (1815 - 1867; buste 46 - 75; regg. 20, fascc. 226, unità 67)
1. TITOLARIO "UFFICIO DELL'INGEGNERE DISTRETTUALE PRESSO LA LEGAZIONE APOSTOLICA DI FORLÌ 1815 - 1817 buste 46 - 53 (fascc. 104)
2. ATTIVITÀ NEL CORPO DEGLI INGEGNERI PONTIFICI DI ACQUE E STRADE 1818 - 1867 buste 53 - 56 (fascc. 46)
3. PREFETTURA GENERALE DI ACQUE E STRADE, GIÀ PRESIDENZA DELLE STRADE VI 1819 - 1847 buste 57 - 60 (regg. 20, fascc. 18)
4. GIUNTA DI REVISIONE DEL NUOVO ESTIMO CENSUARIO 1842 - 1858 buste 61 - 63 (fascc. 15)
5. MINISTERO DEL COMMERCIO E DEI LAVORI PUBBLICI, GIÀ MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI 1847 - 1857 busta 64 (fascc. 8)
6. CONSIGLIO MUNCIPALE DI ROMA 1857 - 1866 buste 65 - 69 (fascc. 35)
7. PIANTE sec. XIX buste 70 - 75 (unità 67)  

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Criteri di ordinamento

Le carte sono state prima schedate analiticamente e quindi ricondotte alle diverse serie previste dai due titolari. L'inventario si articola in due sezioni Archivio privato e Archivio pubblico, le serie della prima sezione seguono un ordine logico quelle della secondo un ordine cronologico. L'archivio comprende anche una raccolta di carte geografiche utilizzate per lo studio dei suoi interventi in materia di acque.

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Modalità di acquisizione

Lascito testamentario

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Bibliografia

Francesco Gasparoni, Biografia dell'ingegnere architetto professor Nicola Cavalieri di San Bertolo, in Giornale delle strade ferrate, n. 7, anno II, Roma, Tipografia Tiberina, 1858, pp. 102-103;

Francesco Nardi, Elogio funebre di Nicola Cavalieri di San Bertolo, commendatore dell'O.P. di S. Silvestro, presidente del Collegio filosofico dell'università romana, del Consiglio d'arte e dell'Accademia dei Nuovi Lincei, in Atti dell'Accademia pontificia dei Nuovi Lincei, sessione VII del 22 aprile 1867., memorie e comunicazioni, Tomo XX, anno XX, (1866-1867), Roma, Tipografia delle Belle arti 1867, pp. 141-153;

Alessandro Bettocchi, Un tributo alla memoria di Nicola Cavalieri di San Bertolo, accademico tiberino, Discorso letto nella tornata del 10 febbraio 1868 alla Pontificia Accademia Tiberina, Salviucci, Roma, 1868;

Raffaele Santoro, L'amministrazione dei lavori pubblici nello Stato pontificio dalla prima restaurazione a Pio IX, in Rassegna degli archivi di Stato, 1989, n. 1;

Nicola Cavalieri di San Bertolo, Istituzioni di architettura statica e idraulica, Introduzione e apparati di Francesca Romana Stabile, Roma, Dedalo, 2008. 

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