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Archivio di Stato di Catania

Descrizione

L'Archivio di Catania fu istituito nel 1854 quale Archivio provinciale alle dirette dipendenze della segreteria dell'intendenza, in esecuzione della legge organica sull'amministrazione civile del 12 dic. 1816 e alla legge organica sugli archivi del 1° ag. 1843. Fu inaugurato il 12 gennaio 1854 in alcuni locali del Palazzo Boccadifuoco alla Marina (attuale piazza Duca di Genova). Nel 1868 l'Amministrazione provinciale ne dispose il trasferimento nell'ex convento dei padri domenicani sotto il titolo di Santa Caterina da Siena al Rosario, attuale sede dell'Archivio di Stato. La fondazione dell'edificio risale al testamento del 1597 con cui la nobildonna Margherita Arcangelo istituisce un monastero da intitolarsi a Santa Caterina da Siena, per accogliere 13 vergini e nobili di Catania. Con un breve pontificio del 1610 però le volontà della testatrice furono modificate in favore dei padri domenicani per la costruzione di un convento, intitolato alla santa e con la denominazione "al Rosario". In virtù del regio decreto 22 sett. 1932, n. 1391, ebbe nuova organizzazione, assumendo la denominazione di Archivio provinciale di Stato, mutata dalla 1. 22 dic. 1939, n. 2006, in quella di Sezione di Archivio di Stato ed infine dal 1963 con d.p.r. del 30 sett. n. 1409 divenne Archivio di Stato. L'archivio comprende anche la Sezione di Archivio di Stato di Caltagirone, istituita nel 1954 quale sottosezione allo scopo di conservare la documentazione relativa a Caltagirone e al suo circondario. L'Archivio di Stato di Catania conserva la documentazione degli archivi delle magistrature giudiziarie del periodo preunitario (Regia corte di prima appellanza, corti civili e corti capitaneali); dagli archivi dell'Intendenza borbonica, poi divenuta Prefettura, dagli archivi notarili dei distretti di Catania, Caltagirone, Randazzo, gli archivi di diverse corporazioni religiose, tra cui quello dei Padri Benedettini di S. Nicolò l'Arena, e dagli archivi gentilizi di alcune tra le più note famiglie nobili siciliane (Paternò Castello di Biscari, Gioeni, Trigona della Floresta). Tra gli atti più significativi, l'Archivio custodisce le Consietudini della Terra di Paternò, un codice di regole fissate in latino e vergate in forma elegante con iniziali miniate e sottoscrizione autografa della regina Bianca di Navarra, approvate l'11 giugno 1405 e giunto a noi grazie al suo inserimento in un protocollo notarile settecentesco.