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Bruno Touschek

1921 - 1978

Bruno Touschek nacque a Vienna nel 1921; il fisico, di madre ebrea, fu costretto ad abbandonare gli studi per problemi razziali in Austria. Grazie ad alcuni amici potè riprendere gli studi ad Amburgo, dove nessuno conosceva le sue origini. Per sopravvivere dovette intraprendere contemporaneamente diversi lavori. Per un lungo periodo lavorò presso lo Studiengellschaft für Elektronengeräte, una compagnia affiliata alla ditta Dutch Philips, dove venivano prodotte apparecchiature per impianti di potenza a radiofrequenza. Nel 1943 fu invitato da Rolf Wideröe per collaborare con lui alla costruzione del betatrone. Quando Touschek fu arrestato dalla Gestapo, Wideröe andò a trovarlo in prigione e durante una di queste visite parlarono del betatrone e, ancora in prigione, concepì l'idea e sviluppò la teoria del "radiation damping" per gli elettroni circolanti nel betatrone. Dopo la prigionia e la fuga dal campo di concentramento, nel 1946 Touschek si laureò all'Università di Göttinger ed iniziò a lavorare per il Max Planck Institut. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca a Glasgow, negli anni Cinquanta, si trasferì a Roma presso l'Istituto di Fisica dell'Università, dove tenne vari insegnamenti. Ideò e realizzò nel 1960, presso i Laboratori nazionali di Frascati, il primo anello di accumulazione a fasci collidenti per elettroni e positroni (AdA), aprendo la via alla sperimentazione sulle interazioni leptoniche ad alta energia e rivoluzionando la strategia delle macchine acceleratrici. Fin dal 1953 Touschek insegnò all'Università di Roma e successivamente anche a Pisa, ma a causa delle restrittive leggi italiane, la sua carriera universitaria fu lenta e divenne professore ordinario solo all'inizio del 1978. Il 25 maggio 1978, dopo una lunga malattia, Bruno Touschek morì nell'Ospedale dell'Università di Innsbruck.

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