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Accademia nazionale delle scienze detta dei XL. Archivio istituzionale

1786 - 2003

Storia archivistica

L'archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico il 13 maggio 1991 dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio. Il primo ordinamento di cui si ha notizia risale al 1875, ad opera del segretario temporaneo in Modena Cesare Razzaboni, che procede al riordinamento delle carte prima del loro trasferimento a Roma. Le motivazioni dell'intervento sono individuabili, principalmente, nella necessità di procedere ad una chiara rendicontazione delle entrate dell'Istituto, derivante dai finanziamenti governativi che la Società riceve dopo l'Unità, e nella ricerca di notizie relative alle consuetudini consolidate in ordine all'applicazione dello Statuto, con particolare riferimento alle elezioni dei membri della Società. Nella corrispondenza con il presidente Arcangelo Scacchi e il segretario Antonio Lombardi, il Razzaboni menziona espressamente il riordino delle circolari, della corrispondenza dei soci, delle carte relative alle elezioni dei membri e di alcuni documenti contabili. Non accenna, invece, ai carteggi dei presidenti, dei segretari e dei vicesegretari amministratori, probabilmente acquisiti a posteriori. Si ricordi, in proposito che la sede della Società è stabilita, nel corso dell'Ottocento, presso il presidente e che la corrispondenza generale è gestita autonomamente dai segretari e dagli amministratori succedutisi nel periodo. Una seconda fase di ordinamento dell'archivio, riguardante i documenti prodotti fino al 1942 circa, è individuabile tra il 1960 e il 1961 ad opera di Bruno Manzone, capo bibliotecario dell'Istituto superiore di sanità - in quegli anni sede dell'Accademia -, incaricato dal segretario Domenico Marotta di redigere una "storia documentata" dell'Istituto. Come affermato dallo stesso Manzone nella lettera del 24 marzo 1965, le prime fonti consultate per la stesura dell'opera sono "quelle dell'archivio sociale, che [...] è stato però necessario innanzi tutto riordinare completamente [...]". La natura dell'intervento effettuato è precisata dallo stesso Manzone nella lettera del 26 luglio 1961, dove scrive di aver "ritenuto indispensabile operare un sommario riordinamento [dei documenti]: dico sommario perché non è stato possibile [...] procedere a una vera e propria classificazione delle carte". I criteri utilizzati dal Manzone nella riorganizzazione dell'archivio possono essere così riassunti: in primo luogo le carte vengono organizzate distinguendo i documenti afferenti alla gestione generale (corrispondenza, elezioni dei soci, pubblicazione delle "Memorie", ecc.) da quelli contabili. I primi risultano aggregati sulla base di criteri diversi: la corrispondenza generale è organizzata cronologicamente sulla base dei periodi delle diverse presidenze, la corrispondenza con i soci e quella con altri istituti scientifici è organizzata secondo i corrispondenti. Altri documenti sono organizzati tipologicamente (elezioni dei soci, saggi inviati per la pubblicazione, ecc.). I documenti contabili sono organizzati sempre sulla base di un criterio tipologico (rendiconti, mandati di pagamento, giustificativi delle entrate e delle uscite, ecc.). La descrizione di questa organizzazione dell'archivio è contenuta in "Guida all'Archivio Storico dell'Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL", Giovanni Paoloni, Mauro Tosti Croce (a cura), Roma, 1984, (Scritti e documenti, V). Non si hanno notizie particolari sugli interventi di riordinamento effettuati sull'archivio posteriormente al 1965, anche se, in particolare per i documenti prodotti tra il 1943 e il 1973, è possibile presupporre la presenza di accorpamenti "a posteriori" dei documenti stessi. Le carte prodotte a partire dal 1974 sono state rinvenute sostanzialmente ordinate. Come evidenziato, le vicende relative agli interventi di riordino effettuati sull'archivio rendono difficile, ad oggi, individuare i sistemi originali di archiviazione dei documenti succedutisi nei diversi periodi. Si tenga inoltre conto, in particolare per le carte fino al 1974, che in linea generale sono assenti, nella gestione dell'archivio, quegli strumenti idonei a garantire la conservazione ordinata e organizzata dei documenti, quali il titolario (unica eccezione in tal senso è costituita dal titolario elaborato intorno agli anni Trenta del 1900 e applicato per un breve periodo sui documenti) e l'utilizzazione del protocollo, che risulta presente, in modo peraltro discontinuo, a partire dal 1955. La mancanza per un lungo periodo di una sede fissa, infine, non ha permesso quella aggregazione delle carte che deriva dal loro accumularsi in un luogo fisico determinato, contribuendo inoltre, principalmente nel corso dell'Ottocento, alla frammentazione dei criteri di gestione, diversi per i diversi segretari e amministratori responsabili della conservazione dei documenti. Complessivamente non risulta dunque possibile, per l'archivio istituzionale dell'Accademia, parlare in senso proprio di "riordinamento", intendendo con questo termine il processo finalizzato alla ricostruzione dell'ordine originale dei documenti. Partendo dalla considerazione che l'Istituto ha presentato fin dall'origine un'organizzazione istituzionale definita, l'intervento sull'archivio, in particolare per quanto riguarda la corrispondenza generale tenuta dai segretari e dagli amministratori, è stato dunque finalizzato ad una descrizione del complesso documentario rispondente a criteri sistematici, che consenta al ricercatore una maggiore e più immediata definizione dell'ambito di ricerca e che presenti, anche in considerazione dell'organizzazione dell'archivio nella seconda metà del Novecento, una maggiore "continuità" nella lettura. L'intervento, considerata la totale assenza di segnature sui documenti, non ha evidentemente riguardato l'organizzazione delle unità archivistiche, nel rispetto dei criteri di aggregazione delle carte e della consistenza cronologica dei fascicoli. Anche i carteggi dei presidenti, così come le circolari, hanno mantenuto in inventario l'organizzazione basata sulle presidenze risalente all'ordinamento di Bruno Manzone. Si ricorda, infine, che il presente riordinamento avviene dopo altri interventi che hanno ricostruito e descritto le diverse fasi dell'organizzazione dei documenti. E' proprio la presenza di questi lavori, che testimoniano le vicende dell'archivio nei diversi periodi, che in sostanza consente oggi di proporre agli studiosi il presente strumento di ricerca.

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Ambito e contenuto

L'archivio conserva documenti prodotti dall'Istituto dal 1786 al 2003. Sono costituiti per la maggior parte di corrispondenza generale, intrattenuta dai segretari e gli amministratori con i presidenti, i soci e con altre istituzioni scientifiche, che prosegue ininterrotta dai primi anni del 1800 ai giorni nostri. Si segnala, in proposito, l'assenza della corrispondenza originale del fondatore della Società Anton Maria Lorgna, custodita presso la Biblioteca civica di Verona. Questa corrispondenza è presente in copia tra i documenti donati da Giuseppe Penso e raccolti per la redazione del volume "Scienziati italiani e Unità d'Italia". Rilevante anche la presenza di circolari (1797-1989), che costituiscono, insieme alla corrispondenza, il migliore strumento per conoscere la storia e le vicende istituzionali della Società (risultano lacunose solo le circolari degli anni 1962-1974). L'archivio conserva inoltre i documenti relativi al conferimento dei premi sociali nel periodo postunitario, quelli riguardanti le elezioni dei soci dal 1874 e i fascicoli personali dei soci scomparsi (la serie prosegue fino al 2003). Per quanto attiene alla pubblicazione delle "Memorie" sono presenti alcuni saggi inviati dagli scienziati nel periodo ottocentesco e dal 1970 le bozze di stampa delle pubblicazioni sociali. I documenti contabili sono presenti fino al 1993. Si tenga conto, in proposito, che il lavoro di riordino è stato avviato nel 2003 e a quella data i documenti contabili dell'ultimo decennio facevano necessariamente parte dell'archivio corrente. Presentano complessivamente una maggiore discontinuità. La corrispondenza degli amministratori è sostanzialmente presente a partire dal 1800, ma vicende legate ai successivi riordinamenti hanno portato ad una confusione di quella ottocentesca con la corrispondenza generale. Fascicoli specifici di corrispondenza amministrativa sono individuabili a partire dal 1943 circa. L'archivio conserva inoltre i documenti di bilancio a partire dal 1883 (lacuna per gli esercizi finanziari dal 1901-1902 al 1904-1905 e a partire dal 1982), quelli relativi ai mandati di pagamento e ordini d'incasso a partire dal 1816 (lacuna 1849-1865, 1876-1960 e 1989) e quelli relativi ai giustificativi contabili a partire dal 1808. I documenti del personale sono presenti a partire dagli anni '60 del 1900. Tra i documenti è presente, infine, un archivio aggregato, costituito di fascicoli relativi alla gestione della biblioteca della Scuola per gli ingegneri di Roma. La struttura dell'archivio è la seguente: Archivio generale, 1786-2003 Archivio di amministrazione e contabilità, 1801-1993 Scuola d'ingegneria di Roma, 1929-1935.

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Criteri di ordinamento

Considerando la natura particolare dell'archivio e la presenza di fascicoli in gran parte non originali, gli estremi cronologici indicati per le unità archivistiche descrivono, in genere, le date dei documenti contenuti nei fascicoli. Ove possibile si è proceduto alla datazione delle pratiche. Il materiale a stampa è presente in archivio in quantità considerevole (si consideri in proposito che esso è costituito di opuscoli di vario genere illustrativi di quasi tutti gli eventi organizzati dagli istituti scientifici italiani e internazionali nell'arco di due secoli, di pubblicazioni inviate dagli studiosi a corredo del curriculum vitae presentato per i concorsi banditi dall'Accademia, di altre pubblicazioni acquisite a titolo diverso e di ritagli di giornale). Si è ritenuto dunque opportuno non inserire, nella descrizione delle unità archivistiche, l'elenco particolareggiato del materiale stesso, ricordando che in genere questo è presente in tutti i fascicoli dedicati all'attività scientifica, ai rapporti con altri enti e istituti e in quelli dedicati ai concorsi banditi dall'Accademia. Solo le pubblicazioni dell'Accademia sono state segnalate con corredo delle note tipografiche. Una nota, infine, riguarda l'organizzazione delle "Memorie" (o "Rendiconti") pubblicate dall'Accademia. Le note descrittive, es. I, III, I [M] o [F], seguite dall'anno di pubblicazione, sono riferite alla serie, al numero del volume, alla parte, ove presente, e all'oggetto delle pubblicazioni, riguardanti le scienze matematiche o fisiche e naturali.

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Bibliografia

Guida al patrimonio archivistico della Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL. Archivio istituzionale e fondi degli scienziati, a cura di G. PAOLONI, N. VALENTE, Roma, Aracne editrice, 2013;

Guida all'Archivio Storico dell'Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, a cura di G. PAOLONI, M. TOSTI CROCE, Roma, Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, 1984, (Scritti e documenti, V) 

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