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Archivio di Stato di Alessandria

Descrizione

Istituito come Sezione di Archivio di Stato con D.M. 5 dic. 1940, in esecuzione della L. 22 dic. 1939, n. 2006, divenne Archivio di Stato in seguito al D.P.R. 30 sett. 1963, n. 1409. Dal 1973 la sua sede è un immobile di proprietà privata composto da una palazzina, che ospita gli uffici, la biblioteca e il laboratorio di fotoriproduzione, e da un vasto fabbricato a tre piani (ex opificio), risalente al primo decennio del Novecento, dove sono collocati la sala studio e i depositi archivistici; la costruzione presenta gradevoli dettagli liberty nei prospetti e riveste un certo interesse quale testimonianza per la storia dell'archeologia industriale. Da qualche anno sono in corso i lavori di rifunzionalizzazione della nuova sede demaniale presso la ex Caserma Valfrè di Bonzo, situata nel cuore della città. Il ricco patrimonio documentario conservato, pari ad oltre 13 km lineari, è costituito dai versamenti degli archivi storici degli uffici statali periferici, da donazioni, depositi di archivi pubblici (in primis l'Archivio storico del Comune di Alessandria) e comodati di archivi privati. Di particolare rilevanza sono gli archivi notarili, che include documentazione a partire dall'XI secolo: l’atto più antico, rogato nel 1021, è la compravendita di una vigna sita a Gamondio (l’odierna Castellazzo Bormida). Il territorio dell’attuale provincia, sul quale l’Archivio ha competenza, è costituito dall’Alessandrino propriamente detto, dal Tortonese, dal Monferrato di Acqui e Casale e da alcune località che un tempo appartenevano ai possedimenti d’Oltregiogo della Repubblica di Genova (gli attuali circondari di Arquata, Serravalle, Novi e Ovada), ma molta documentazione riguarda anche province limitrofe: è il caso ad esempio dell’antico archivio notarile del Monferrato, in cui sono comprese località oggi appartenenti alle province di Asti, Cuneo, Savona, Vercelli e Torino, e dei Registri dei ruoli matricolari, che interessano altresì l’intera provincia di Asti e parte di quella di Pavia. ***Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente l’Istituto. L’accesso in sala studio avviene esclusivamente su prenotazione: as-al.salastudio@cultura.gov.it