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Johannes Faber

Bamberg 1574 - Roma 1929

Johann Schmidt, nato a Bamberg da genitori protestanti bavaresi, di cui rimase orfano in tenerissima età durante la peste del 1575, venne adottato dal cugino bottaio Philipp Schmidt, che lo educò secondo i principi della fede cattolica. Dopo aver frequentato il ginnasio nella sua città, intraprese lo studio della teologia a Würzburg per passare, presto, a quello della medicina, laureandosi nel 1597. Il desiderio di approfondire le sue conoscenze mediche lo portò, l'anno seguente, a Roma. Qui, latinizzato il suo nome in Johannes o Giovanni Faber - talvolta mutato in Fabri o Fabro - cominciò a lavorare nell'Arcispedale di Santo Spirito in Sassia. Nel 1600 ottenne la cattedra di Botanica e il Lettorato di Anatomia e nello stesso periodo venne nominato direttore dell'Orto Botanico pontificio. L'impegno professionale e la nomina, nel 1615, a provisor e amministratore della Confraternita della Nazione Tedesca presso S. Maria dell'Anima in Roma gli diedero modo di frequentare assiduamente la corte papale e di agire durante tutta la sua carriera come mediatore politico tra Massimiliano I, elettore di Baviera, e Roma. Coltivò anche profondi interessi artistici, diventando un collezionista di dipinti e, senza trascurare quelli medici e botanici, divenne anche uno dei più celebri collezionisti dell'epoca di una importante raccolta di naturalia, composta da più di cento scheletri di animali, vegetali esotici e minerali. Nel 1608 acquisì la cittadinanza romana e nel 1612 sposò Anna Hyzler dalla quale ebbe diversi figli. A Roma ebbe modo di conoscere e frequentare l'élite culturale del periodo, nonché il principe Federico Cesi ed i suoi dotti sodali, che avevano dato vita nel 1603 all'Accademia dei Lincei; il 29 ottobre 1611 Johannes Faber ricevette l'anello di smeraldo, simbolo della sua adesione al consesso linceo, del quale divenne cancelliere generale il 23 aprile 1612. Fu amico e seguace nei Lincei di Galileo Galilei, col quale negli anni scambiò numerose lettere, oltre ai pittori tedeschi che vivevano a Roma, Johann Rottenhammer e Adam Elsheimer. Gli è anche attribuita l'invenzione del nome "microscopio".

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Bibliografia

G. BELLONI SPECIALE, Faber, Giovanni, in Dizionario Biografico degli Italiani, volume 43 (1993), Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani, 1993, pp. 686-689

S. DE RENZI, Storia naturale ed erudizione nella prima età moderna: Johannes Faber (1574-1629) medico linceo, Bari, Università degli studi di Bari, a.a. 1992-1993