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Nicola Cavalieri San Bertolo

1788 - 1867

Nasce nel 1788 a Civitavecchia, nel 1798 si trasferisce a Comacchio dove frequenta il seminario vescovile per poi proseguire gli studi presso il Liceo napoleonico di Ferrara. nel 1807 si iscrive al corso di studi fisici e matematici dell'Università di Bologna, dove si laurea nel 1810. Nel 1815 ottiene la patente per l'esercizio della professione di ingegnere, nello stesso anno è chiamato a Comacchio come ingegnere comunale e quindi nominato prima ingegnere distrettuale della Delegazione apostolica di Forlì e poi ispettore aggiunto alla Sacra Congregazione delle acque. Nel 1817 si trasferisce a Roma dove dal 1818 è ispettore nel Corpo degli ingegneri pontifici di acque e strade e professore di architettura statica e idraulica presso la Scuola di ingegneri pontifici. Nel 1826 esce la prima edizione del suo trattato "Istituzioni di architettura e statica idraulica". Nel 1827 è nominato socio dell'Accademia dei Lincei di cui fu vicepresidente nel 1859 e presidente dal 1863 al 1867. Nel 1828 entra a far parte del Collegio filosofico dell'Università di Roma, di cui fu presidente dal 1862 al 1866. Nel 1834 è direttore dei lavori dell'Azienda stradale della Provincia della Comarca. Nel 1842 è nominato presidente della Giunta di revisione del censo che ha sede a Spoleto. Una volta tornato a Roma ricopre diversi incarichi tra cui quello di membro della Deputazione di acque e strade dal 1860 al 1867. Cavalieri muore a Roma il 23 marzo 1867. Lasciando erede universale la Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei, e quindi con la trasformazione postunitaria il lascito rimase alla Reale Accademia dei Lincei.

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