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Salvatore Lo Bianco detto Turillo era il figlio del portiere di Palazzo Torlonia, un edificio nobiliare situato a Mergellina dove Anton Dohrn viveva. Ogni mattina il padre, incerto sul futuro del figlio, pregava l'illustre scienziato tedesco di prenderlo a lavorare con sé.

Turillo era uno scugnizzo dall'intelligenza vivace, aveva voglia di lavorare, sapeva leggere e scrivere quel tanto che bastava, nel 1874 a 14 anni, per varcare la soglia della palazzina bianca, che allora era lambita dalle acque del mare, non allontanate dalla colmata della futura Via Caracciolo. Viene assegnato come aiuto al giovane August Muller, che si occupava del reparto di conservazione degli animali marini. Il sogno di Dohrn, naturalista tedesco trapiantato a Napoli, era quello di creare delle vere e proprie stazioni come quelle ferroviarie dove scienziati di tutto il mondo, studiosi di università, accademie, potessero fermarsi per qualche tempo, confrontarsi e portare avanti le proprie ricerche, grazie all'ideazione dei "tavoli di studio".