Antonio Pacinotti
1841 - 1912
Antonio Pacinotti nacque a Pisa il 17 giugno 1841. Iscritto all'Università di Pisa nel 1856, fu allievo del padre; dopo aver partecipato alla guerra del 1859, si laureò in Matematiche applicate nel 1861. Nel maggio 1862 fu nominato aiuto di Giovan Battista Donati, astronomo alla Specola fiorentina, con il quale restò fino al 1864; in quegli anni insegnò per un certo periodo presso il Collegio Cicognini di Prato. Professore di Fisica e chimica nell'Istituto tecnico di Bologna, nel 1873 fu chiamato alla cattedra di Fisica nell'Università di Cagliari, e infine, nel 1881, successe al padre Luigi, del quale era stato assistente, nella cattedra di Fisica tecnologica a Pisa. Fu socio nazionale dei Lincei (1898) e senatore dal 1906. Fin da giovane si dedicò a ricerche sulla misurazione delle correnti elettriche; e fu nel corso di questi studi che pervenne all'invenzione della macchina che può essere considerata il prototipo dei generatori dinamici di corrente elettrica e dei motori elettrici. Nel 1860 perfezionò queste scoperte costruendo la "macchinetta" con funzioni di motore e dinamo. Durante un soggiorno a Parigi nel 1865 spiegò minuziosamente il principio e il funzionamento della sua macchinetta a Zénobe Théophile Gramme che ne presentò il brevetto prima di Pacinotti; questi successivamente non mancò di rimarcare l'usurpazione in più occasioni ufficiali. L'attività del Pacinotti. si svolse anche in altri campi, dall'astronomia (ideò un cronografo elettromagnetico) alla termologia, alla meccanica agraria. I suoi scritti inediti contengono progetti e abbozzi di lavori poi svolti da altri, e intuizioni talvolta precorritrici, come quelle relative all'illuminazione delle città, alla trasmissione dell'energia elettrica a distanza, ecc. Morì a Pisa nel 1912