Enrico Fermi
1901 - 1954
Enrico Fermi, nato a Roma il 29 settembre 1901, fece gli studi universitari a Pisa, presso la Scuola normale superiore, dove si laureò in Fisica nel 1922. Fu dapprima assistente di Fisica e professore incaricato di Istituzioni di matematica all'Università di Roma (1922-1924), poi professore incaricato di Meccanica razionale e di Fisica matematica presso l'Università di Firenze (1924-1926) e infine, dal 1927, titolare della cattedra di Fisica teorica presso l'Università di Roma. Mantenne l'insegnamento fino al 1938, rifiutando le numerose offerte che gli giungevano da università straniere. Fu membro della Accademia d'Italia sin dalla sua fondazione. Nel 1938 fu insignito del premio Nobel per la Fisica per i suoi studi sulla produzione di radioattività artificiale mediante bombardamento degli atomi di uranio con i neutroni. Nello stesso anno, in seguito alle persecuzioni razziali del regime fascista che colpirono alcuni suoi familiari e collaboratori, Enrico Fermi decise di lasciare l'Italia per gli Stati Uniti, dove accettò un incarico di insegnamento presso la Columbia University di New York. Tre anni dopo passò all'Università di Chicago dove realizzò la prima reazione a catena di fissione nucleare controllata nel dicembre 1942. Dal 1944 al 1946 lavorò a Los Alamos (New Mexico) alla progettazione della bomba atomica. Dopo la guerra, nel 1946, divenne professore di Fisica e direttore del nuovo Institute of nuclear studies dell'Università di Chicago. La sua carriera fu interrotta dalla morte prematura avvenuta il 28 novembre 1954. Tra le sue opere: "Introduzione alla fisica atomica" (1928), "Molecole e cristalli" (1934), "Particelle elementari" (1951)