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Nicola Cabibbo

1935 - 2010

Nasce a Roma il 10 aprile 1935. Si laurea in Fisica all'Università di Roma La Sapienza nel 1958, con una tesi sul decadimento dei muoni e le interazioni deboli. Subito dopo la laurea diviene ricercatore dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, presso la sezione di Roma. Incarico che ricoprirà fino al 1962. In questi anni presso i Laboratori di Frascati si studiano gli anelli di accumulazione di elettroni e positroni, e nel 1961 Nicola Cabibbo scrive un articolo poi soprannominato dai colleghi 'la bibbia'. In esso, infatti, sono presenti i calcoli teorici di tutte le sezioni d'urto dei processi di fisica delle particelle allora conosciute (ipotizzabili). Dal 1962 al 1963 è ricercatore al Cern, come collaboratore alla ricerca e assistente. Dal 1963 al 1964 ricercatore associato presso il Lawrence Radiation Laboratory di Berkeley, in California. È il tempo della pubblicazione che lo renderà celebre nella comunità scientifica, il saggio, inviato al Physical Review Letters nel 1963, nel quale avanza la teoria dell'angolo di Cabibbo per spiegare i cambiamenti dei quark durante le interazioni deboli. Dal 1964 al 1966 è di nuovo al Cern di Ginevra, stavolta come fisico senior. Nel 1965, dopo un periodo di lavoro alla Università di Harward come professore a contratto (loeb lecturer), è chiamato all'Università dell'Aquila per ricoprire la cattedra di Fisica teorica. Nel 1966 lascia l'incarico e si trasferisce all'Università di Roma La Sapienza, ancora come professore di fisica teorica, dove resterà fino al 1982. Dal 1967 al 1968 è nel comitato scientifico-editoriale di «Il Nuovo Cimento». Dal 1970 al 1973 è membro dell'Institute for Advanced Studies, di Princeton. Dal 1973 al 1974 è scienziato visitatore al Cern. Nel 1975 è 'Enrico Fermi professor' all'Università di Chicago. Dal 1977 al 1978 è professore visitatore presso l'Università di Paris V. Dal 1979 al 1982 è tra i 'membres cooptés', il comitato scientifico dell'Institut des Hautes Études Scientifiques. Tra il 1980 e il 1981 è professore visitatore all'Università di New York. Nel 1982 si trasferisce dalla Sapienza alla II Università di Roma Tor Vergata, dove resterà fino al 1993: ricopre ancora una volta l'insegnamento di Fisica teorica. Nel 1986 è professore 'visitatore' alla Syracuse University. Nel 1994 torna all'Università di Roma La Sapienza, chiamato a ricoprire la cattedra di Fisica delle particelle elementari. Nicola Cabibbo ha avuto un ruolo importante anche in quella che si può definire la "politica della ricerca": Dal 1985 al 1993 è presidente dell'Infn. Dal 1993 al 1998 è presidente dell'Enea. Durante la sua presidenza, ha dato notevole impulso allo sviluppo dei progetti sui supercalcolatori Quadrics. Dando così vita a un nuovo settore scientifico dell'ente, quello del Calcolo ad alte prestazioni per la ricerca e l'industria: una delle principali applicazioni di Quadrics è il metodo della 'Cubosfera' per lo studio della dinamica atmosferica ed oceanica globale. Formalmente, è stato membro di: Scientific Policy Committee, presso il Cern; Commissione scientifica dell'Istituto Superiore di Sanità; Scientific Council of Joint Research Centre presso la CEE (oggi UE); Comitato per la Fisica del Cnr; Fachbereit of Max Planck Institut für Physik; National Academy of Sciences degli Stati Uniti d'America. Dal 9 giugno 1986, membro, e dal 1993 Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze. In questa veste ha tenuto la prolusione per il Giubileo degli scienziati (2000). Premi e onorificenze: 1979, Premio del Presidente della Repubblica italiana per la Classe di scienze fisiche dell'Accademia dei Lincei; 1989, Prize J. Sakurai dell'American Physical Society; 1989, Premio Natale di Roma; 1989 1999, Premio Cultura della Presidenza del Consiglio; 1991, Prize of European Physical Society; 2002, Medaglia Matteucci dell'Accademia Nazionale detta dei XL; 2003, Premio Enrico Fermi della Società italiana di Fisica; 2010, Premio Dirac; 1993, Cavaliere di Gran Croce Ordine al merito della Repubblica Italiana; 1998, Medaglia d'oro ai Benemeriti della Scienza e Cultura. Tanti i riconoscimenti nella sua straordinaria carriera scientifica, ma non il Nobel. Conferito, nel 2008, al modello chiamato Matrice di Cabibbo-Kobayashi-Maskawa, è stato assegnato soltanto a Kobayashi e Maskawa e non a Cabibbo, sebbene sia stato il Nostro a gettare le basi della scoperta. Un mancato riconoscimento, sottolineato dalla comunità scientifica internazionale, ma che Cabibbo, con la consueta riservatezza, ha sempre evitato di commentare. Il 16 agosto 2010 muore a Roma, ricoverato per una crisi respiratoria, dopo una malattia tumorale. È stato sposato con Paola Iandolo (professore ordinario di Letteratura nord-americana presso l'Università degli studi di Salerno e poi di Letteratura americana all'Università degli studi di Roma) con la quale ha avuto il figlio Andrea, biologo molecolare.

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