Leonardo Gigli

Leonardo Gigli si laureò in Medicina e Chirurgia nell'Istituto di Studi Superiori di Firenze nel 1889 e, nello stesso anno, fu nominato assistente di Domenico Chiara nella sua clinica ostetrico-ginecologica. Nel 1891 lasciò Firenze per perfezionarsi in varie città europee. Frequentò a Parigi le cliniche dirette dai professori Stéphane Tarnier, Adolphe Pinard e Pierre-Constant Budin, poi si recò a Londra e a Breslavia, dove collaborò con Johann von Mikulicz-Radecki e Heinrich Fritsch. Fu proprio nella clinica ostetrica di Fritsch, dove prestò servizio come assistente dal 1892 al 1893, che Gigli ideò il "filo-sega", uno strumento chirurgico che consentiva di effettuare il taglio lateralizzato del pube, facilitando il parto per vie naturali in donne affette da rachitismo o in condizioni di pericolo per madre e bambino. L'"operazione Gigli" ebbe rapida diffusione in tutta l'Europa, riducendo drasticamente la mortalità delle partorienti, e procurò al suo ideatore numerosi riconoscimenti, specialmente in Francia e in Germania. In Italia incontrò invece una certa opposizione, nonostante Gigli avesse cercato di dimostrarne la validità in numerosi lavori scientifici e in conferenze. Tornato a Firenze nel 1894, lavorò presso l'Ospedale di Santa Maria Nuova, dove nel 1899 assunse l'incarico di chirurgo interno e direttore delle medicherie esterne. Nel 1901 lasciò l'ospedale per dedicarsi completamente alle sue ricerche. Non ottenne mai la libera docenza universitaria. Il "filo-sega", divenuto obsoleto nella pratica chirurgico-ginecologica, è tuttora utilizzato nell'ambito della chirurgia ossea.