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Galileo Ferraris

1847 - 1897

Galileo Ferraris compì gli studi classici a Torino e nel 1869 si laureò in Ingegneria civile presso la Scuola di Applicazione per gli Ingegneri di Torino. L'anno successivo divenne assistente di Giovanni Codazza alla cattedra di Fisica tecnica presso il Regio Museo Industriale Italiano e nel 1879 lo sostituì come titolare. Nel 1884 venne incaricato anche dell'insegnamento di Fisica generale nella Scuola di Guerra di Torino. Ferraris si occupò di acustica, ottica e fisica matematica, ma soprattutto di elettromagnetismo e delle sue applicazioni. È celebre in tutto il mondo per l'invenzione del "motore a campo magnetico rotante", una soluzione al problema della trasformazione dell'elettricità in forza motrice. Nel 1885 costruì e presentò pubblicamente un prototipo del dispositivo; non ne richiese il brevetto e pubblicò i risultati delle sue ricerche solo tre anni più tardi (Rotazioni elettrodinamiche prodotte per mezzo di correnti alternate). L'ideazione del motore elettrico a corrente alternata fu rivendicata dall'ingegnere serbo Nikola Tesla; ne seguirono polemiche e azioni giudiziarie, dati anche i forti interessi economici in gioco, ma all'Esposizione Internazionale di Elettrotecnica di Francoforte del 1891 la paternità dell'invenzione fu riconosciuta allo scienziato italiano. Nel 1889 Ferraris istituì presso il Regio Museo Industriale Italiano la Scuola Superiore di Elettrotecnica, la prima di questo genere in Italia, dove insegnò fino alla morte. Nel 1896 fondò l'Associazione Elettrotecnica Italiana, di cui fu il primo presidente. Ferraris partecipò attivamente alla vita pubblica: fu consigliere e assessore municipale di Torino, dove promosse l'illuminazione elettrica pubblica e l'elettrificazione dei tram cittadini; venne eletto consigliere comunale anche a Livorno Piemonte. Pubblicò numerosi lavori scientifici e fu socio di prestigiose istituzioni, quali l'Accademia delle Scienze di Torino, l'Accademia dei Lincei, l'Accademia dell'Agricoltura e il Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti. Il 25 ottobre 1896 fu nominato senatore del Regno in riconoscimento dei suoi contributi scientifici e del suo prestigio internazionale. Dopo poco più di due mesi, a 50 anni, morì di polmonite.

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