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Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL

L'Accademia Nazionale delle Scienze riunisce, dal 1782, alcuni tra i più illustri Scienziati italiani e stranieri con l'obiettivo di favorire l'avanzamento delle conoscenze scientifiche e la diffusione della cultura scientifica e storico-scientifica.

Assegna premi scientifici, organizza incontri e convegni a vari livelli, pubblica collane e periodici, intrattiene rapporti di scambio e collaborazione con Istituzioni ed Enti italiani e stranieri, costituisce comitati di consulenza per apparati dello Stato.

L'Accademia ha accumulato, nel corso di più di due secoli di vita, un prezioso fondo archivistico istituzionale, e ha acquisito numerosi fondi privati di scienziati italiani, soci, donati da loro stessi o dalle famiglie, affinché tale patrimonio, altrimenti a grave rischio di dispersione, fosse custodito e valorizzato.

Conserva anche l'unica copia in Italia della documentazione microfilmata delle raccolte ‘Sources for the History of Quantum Physics', con interviste a  protagonisti e compartecipi dello sviluppo della fisica quantica.

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia (allora Tecnica) Leonardo da Vinci nasce il 15 febbraio 1953, sotto la spinta di un gruppo di industriali lombardi guidati dall'ingegner Guido Ucelli e con l'appoggio delle istituzioni.

Il nome di Leonardo da Vinci accompagna il Museo dalla sua inaugurazione, avvenuta con una grande mostra che ne celebrava il cinquecentenario della nascita. Leonardo era, ed ancora è, il simbolo della continuità tra la cultura artistica e scientifico-tecnologica, due differenti ma complementari espressioni della creatività umana.

Situato in un monastero olivetano costruito agli inizi del '500 nel cuore della città di Milano, con i suoi 50.000 mq di estensione, oggi è il più grande e importante museo tecnico-scientifico in Italia e tra i principali in Europa.

Le collezioni, formatesi a partire dagli anni ‘30 del Novecento, includono testimonianze rappresentative della storia della scienza, della tecnologia e dell'industria italiane dal XIX secolo ai giorni nostri.  Contano 18.000 beni storici e includono strumenti tecnico - scientifici, macchine e impianti anche di grandi dimensioni, in particolare relativi ai mezzi di trasporto, alla produzione di energia, all'industria siderurgica, alle telecomunicazioni, all'informatica e all'astronautica.

A questi si affiancano una collezione di beni artistici (2.500 tra dipinti, disegni, sculture, oggetti d'arte applicata e medaglie), l'archivio (cartaceo e fotografico) e la biblioteca (50mila volumi e riviste).

Museo Galileo

L'Istituto e Museo di Storia della Scienza ha sede, fin dalla sua fondazione, nello storico Palazzo Castellani. Nel 2010, dopo rilevanti opere di ristrutturazione e il radicale riconcepimento degli allestimenti museali, ha assunto il nome Museo Galileo.

Le sue straordinarie collezioni, tra le più importanti del mondo, comprendono antichi strumenti scientifici raccolti nel corso di circa quattro secoli dai Medici e dai Lorena. Tra gli oltre mille oggetti in esposizione permanente si conservano tutti gli strumenti originali di Galileo giunti fino a noi, inclusi gli unici due telescopi esistenti.

Il Museo Galileo è anche un istituto di documentazione e di ricerca nel campo della storia delle scienze e della tecnologia, che mette a disposizione degli studiosi l'ingente patrimonio della sua biblioteca. Una vasta collezione di opere digitalizzate è accessibile dal sito internet del Museo, che offre inoltre una quantità di risorse per la ricerca storico-scientifica disponibili in italiano e inglese.

Il Museo Galileo pubblica monografie specializzate e due riviste a diffusione internazionale: Nuncius e Galilæana. Partecipa a importanti progetti di ricerca in collaborazione con prestigiose istituzioni internazionali; organizza convegni sulla museologia scientifica e sulla storia delle scienze e delle tecniche ed esposizioni su temi di storia della scienza e sui rapporti tra scienza, tecnologia e arte.

Sapienza - Università di Roma

Il Dipartimento di Lettere e Culture moderne di Sapienza - Università di Roma è attivo dal novembre 2018 e nasce dalla fusione dei Dipartimenti di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche e di Studi greco-latini, italiani, scenico-musicali. Il centro del progetto culturale che ha portato alla sua nascita può essere identificato nelle diverse declinazioni delle parole testo, documento e rappresentazione e negli stretti legami che tra esse intercorrono.

Il testo è analizzato nei suoi aspetti linguistici, glottologici, filologici e letterari ma anche negli specifici linguaggi che assume nella musica, nel teatro, nei film e nelle dinamiche che ne segnano la produzione, la circolazione e la fortuna nel tempo e nello spazio.

Il documento, inteso sia come concreta sedimentazione della memoria di un territorio e di una società, sia come rappresentazione diretta della realtà presente e passata, viene studiato in tutte le sue forme (scritta, geografica, audiovisiva), supporti (analogici e digitali), strategie di trasmissione, conservazione e fruizione.

La rappresentazione è lo spazio, il luogo e l'ambiente performativo in cui si definiscono le identità (culturali, nazionali, territoriali e di genere) multiple e in continuo divenire.  

Il Dipartimento, erede di una ricca tradizione di studi, conserva nelle sue strutture un ricco patrimonio librario e documentario che va dai testi adottati per le lezioni, alla cartoteca, agli archivi personali di studiosi e docenti.