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Pilo Mario

1850 - 1940

Archival history

Il fondo Mario Pilo fu donato alla Biblioteca Teresiana dalla vedova Giuseppina Levi (Bologna 1865 - Buenos Aires 1936) in quattro successivi periodi: nel 1920, nel 1921, nel 1932 e nel 1936. Nel 2013 è stato oggetto di rilevamento nell'ambito del progetto nazionale "Censimento degli archivi storici degli psicologi italiani" promosso dall'Aspi - Archivio storico della psicologia italiana dell'Università degli studi di Milano-Bicocca nel contesto di una convenzione con la Direzione generale per gli archivi ed in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per la Lombardia e le Soprintendenze archivistiche territoriali.

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Field and content

Il fondo consta di 11 buste di documenti risalenti agli anni 1850-1940, tra manoscritti, cartoline illustrate e lastre fotografiche; comprende inoltre 57 pubblicazioni di Mario Pilo e un fondo librario di circa 500 tra volumi e opuscoli. Solo le prime 4 buste delle complessive 11, quelle contenenti le lettere, sono corredate di inventario dattiloscritto, e sono collocate alla segnatura "Carteggio n. 6" della biblioteca comunale. In esse sono contenute 2096 lettere di 546 corrispondenti, tra cui figurano molte personalità del mondo scientifico, letterario e artistico italiano, tra cui Alberto Cantoni, Benedetto Croce, Edmondo De Amicis, Arturo Graf, Enrico Morselli, Luigi Pirandello, Filippo Turati. Numerosa la corrispondenza ricevuta da Pilo dal fronte e dalla prigionia, tra il 1915 e 1918, da ex allievi dei licei in cui insegnò. Si annoverano inoltre 50 diari di Mario Pilo, datati dall'ottobre 1860 al febbraio 1920 (b. 4); circa 100 fotografie tra ritratti di famiglia e paesaggi, scattate nel primo decennio del Novecento dallo stesso Pilo e in piccola parte dal fratello Adolfo (1861-1899), conservate in 8 contenitori per lastre e negativi in bianconero (b. 6); circa 700 cartoline illustrate, molte delle quali spedite a Pilo, classificate per autore, corrente artistica o appartenenza geografica (bb. 7, 8 e 11); 5 schedari bibliografici, 2 dei quali appartenuti ad Adolfo Pilo (b. 9). Alcune buste, infine, contengono i manoscritti di Mario Pilo sull'arte, l'estetica e la musica, appunti di storia, alcuni romanzi giovanili e il romanzo dattiloscritto di Ginevra Speraz (pseudonimo della moglie Giuseppina Levi) dal titolo «I morti e i vivi» (bb. 4-6, 10-11). I documenti compresi nelle buste 4-11 sono stati riordinati, senza tuttavia essere stati inventariati. Il fondo librario di circa 500 volumi di argomento letterario e scientifico è individuabile dagli inventari topografici interni della biblioteca; a parte sono collocate le 41 opere pubblicate da Mario Pilo di argomento filosofico, musicale, estetico e scientifico. Attualmente è inventariata solo la parte del fondo relativa al carteggio.

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