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Comune di Mantova. Biblioteca Teresiana

Description

La Biblioteca comunale di Mantova vanta oltre due secoli di attività, essendo aperta al pubblico dal 30 marzo 1780. Fu istituita per volontà dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria e per questo motivo è comunemente detta "Teresiana".
 La sua fondazione si inquadra nell'ambito di un più generale piano di riforme dell'istruzione superiore e universitaria programmate dal governo viennese che coinvolse tutto l'impero e la Lombardia in particolare.
La Biblioteca comunale di Mantova trovò sede in un'ala del Palazzo degli Studi che i Gesuiti avevano fatto costruire dall'architetto bolognese Alfonso Torreggiani fra il 1753 e il 1763. Gli ambienti inizialmente assegnati corrispondono alle vaste sale attualmente denominate Sale Teresiane, e vi si accedeva dall'ampio vestibolo. 
La ristrutturazione delle due sale fu affidata all'architetto Paolo Pozzo, che progettò in particolare le imponenti scaffalature lignee della prima sala teresiana con chiari riferimenti allo stile di Fischer von Erlach, l'architetto della Hofbibliothek di Vienna (1726) e ispiratore di tutte le biblioteche teresiane della Lombardia austriaca. Con la carica di prefetto della biblioteca, dal 1779 si occupò della sua organizzazione il giovane avvocato mantovano Leopoldo Camillo Volta. Nel secolo seguente si cominciò ad utilizzare altre stanze attigue per ricavare Uffici, appartamenti per i bibliotecari e nuove sale di deposito dei libri. La Imperial Regia Biblioteca di Mantova si trasformò in Biblioteca Governativa con l'annessione di Mantova al Regno d'Italia e nel 1881 fu ceduta al Comune divenendo da allora Biblioteca comunale. Nei primi decenni del Novecento la biblioteca poté espandersi nuovamente alla Galleria centrale, dopo che la preziosa raccolta statuaria greco-romana, che costituiva il Museo annesso, venne trasferita in Palazzo Ducale.