Origine dell'Accademia e attività negli atti deliberativi
1823 - 1980
Ambito e contenuto
La serie contiene carte sciolte, volumi e registri dall'anno 1823 al 1980 che comprendono
la documentazione che riguarda la fondazione; gli statuti e i regolamenti; le cariche, chi le ricoprì (i "Gradi dell'Accademia Gioenia") e gli elenchi dei soci; i verbali delle "tornate", quelli delle sedute del Comitato dei Sei e delle deliberazioni del Consiglio d'Amministrazione.
Gli atti sono stati ordinati cronologicamente in base alla data iniziale. Le deliberazioni del Comitato dei Sei, che fu per molti anni l'Organo direttivo dell'Accademia, erano trascritte in quaderni "di piccolo formato e veste modesta"che Bruno Monterosso rinvenne dal 1824 al 1895. A noi sono pervenuti solo due quaderni per gli anni 1853-1884 e 1885-1895.
Dei verbali delle tornate accademiche Monterosso lamenta la lacuna più grande essere quella del periodo 1824-1826: "Ho potuto conoscere la causa di tale lacuna: tutti i Segretari generali, che si susseguirono dal 1824 al 1836, stesero i verbali delle sedute su fogli volanti. Nelle vicende del '48 e '49, i locali sociali furono invasi e andarono perduti i fogli, che riguardavano i primi due anni di vita dell'Accademia.
Gli altri furono fortunatamente ritrovati raccolti e rilegati in volume nel 1853 e quindi li possediamo integralmente". Se tuttavia, all'inizio del volume che raccoglie i verbali delle sedute accademiche dal luglio 1826 fu sintetizzato, ricavandolo da altre fonti, e trascritto, quanto avvenne nelle sedute dal 1° maggio 1824 al 13 aprile 1826, a noi mancano i registri dei verbali delle sedute ordinarie e straordinarie dell'Accademia Gioenia da luglio 1859 a settembre 1880 e da giugno 1887 al 1919. Poiché il Monterosso non nota questa mancanza, essa dovette verificarsi dopo il 1950. Il ricordo che Monterosso fa dei moti rivoluzionari del 1848 e della repressione borbonica si riferisce in particolare alla devastazione della sede dell'Accademia Gioenia durante l'occupazione di Catania da parte delle truppe del Filangieri nell'aprile del 1849. Il bersaglio non era stato casuale: la proclamazione di Ruggero Settimo, capo del Governo provvisorio siciliano, a Direttore onorario dell'Accademia non era stata un fatto di convenienza. La posizione ambigua di Carlo Gemmellaro, segretario generale dell'Accademia in quegli anni, prudente più per paura delle reazioni borboniche che non per un convinto lealismo, aveva avuto il contrappeso nelle lettere che Gabriello Carnazza inviava da Palermo allo stesso Gemmellaro e nelle posizioni di alcuni mittenti e soci della Gioenia.
In questa serie sono state incluse alcune lettere ricevute e minute di lettere spedite che pur essendo datate nell'Ottocento non sono state inserite nella serie II "Corrispondenza passiva dell'Ottocento" sia perché non lo furono originariamente, sia perché se ne distinguono essendo il contenuto d'ordine amministrativo e gestionale. Tra queste un gruppo riguarda "la solidalità conchiusa dall'Accademia Gioenia di Scienze Naturali in Catania con altre Accademie" riunite insieme dal 1827 al 1864 e fornite di repertorio.