Archivio Centrale dello Stato
Descrizione
L'Archivio Centrale dello Stato fu istituito con regio decreto 27 maggio 1875, n. 2552, con la denominazione di Archivio del Regno, con lo scopo di conservare gli originali delle leggi e dei decreti, lo stato civile di Casa Savoia, il registro araldico e gli atti dell'amministrazione centrale del Regno. Per circa ottanta anni fu considerato come una sezione dell'Archivio di Stato di Roma con cui divise anche la sede di Corso Rinascimento.
L'autonomia dell'Istituto fu sancita con la legge 13 aprile 1953, n. 340, con cui si cambiò anche la denominazione in Archivio Centrale dello Stato e si stabilì per il suo direttore la qualifica di sovrintendente, nel 1960 l'Istituto venne trasferito nella sede di Piazzale degli Archivi, nel palazzo destinato ad ospitare la mostra delle corporazioni nell'ambito dell'Esposizione Universale di Roma, dove si trova tutt'ora .
L'ACS è un istituto centrale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali a competenza nazionale. Dal 2008 l'Istituto è dotato di autonomia speciale nell'ambito del MIBACT ed ha quindi autonomia scientifica, finanziaria, organizzativa e contabile
Secondo i dettami della legge archivistica del 1963 l'Istituto conserva la documentazione prodotta da tutti gli organi centrali dello Stato, con l'esclusione degli archivi della Presidenza della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Senato, del Ministero degli Esteri e delle Forze Armate che hanno propri archivi storici, ed un certo numero di archivi di privati e di alcuni enti pubblici statali .