Accademia Valdarnese del Poggio
Arezzo 1805
Una tradizione cara ai valdarnesi fa risalire l'origine dell'Accademia all'umanista Poggio Bracciolini e alle conversazioni che egli teneva nella sua villa di Terranuova (l' Achademia valdarnina ricordata nella lettera al Niccoli del 21 ottobre 1427). In realtà l'Accademia nacque a Figline su iniziativa di un gruppo di intellettuali, guidati dal professor Giacomo Sacchetti, che ottennero l'autorizzazione alla costituzione di un sodalizio nel 1805, dalla reggente d'Etruria Maria Luisa di Borbone. Subito si formarono i primi nuclei del futuro Museo Paleontologico e della futura Biblioteca Poggiana. Le vicende politiche che portarono alla Restaurazione granducale travolsero il giovane sodalizio, che fu ricostituito a Montevarchi fra il 1818 e il 1819 nell'ex Convento di San Lodovico, dove venne accolto il ricco patrimonio di fossili e di libri e dove tuttora si trova la sede dell'Istituzione. Il primo febbraio 1874 giunse il riconoscimento, per regio decreto, di Ente Morale. Nel corso della sua lunga storia l'Accademia sarà laboratorio di iniziative sociali e culturali che per certi aspetti anticiperanno i tempi e lasceranno un profondo segno nella vallata (istituzione delle Scuole normali, di una biblioteca circolante e di borse di studio, promozione di una cattedra agraria e di esposizioni di arti e manifatture); nelle sue stanze si progetterà l'istituzione di un ospedale, di una banca e lo sfruttamento delle miniere di lignite. In alcuni periodi l'Accademia svilupperà relazioni altamente significative con istituzioni (basti ricordare i Georgofili e il Viesseux) e con uomini di cultura di levatura nazionale e internazionale (saranno soci Fossombroni, Manzoni, Mamiani, Tenca, Troia, Giusti, Graberg de Hemso, fino ai più recenti Francesco Severi e Mario Salmi; fra i presidenti si possono ricordare lo Stoppani, Isidoro del Lungo, Brunetto Bucciarelli Ducci). Negli anni Ottanta dello scorso secolo è stato istituito il "Centro di Studi e Documentazione del Valdarno Superiore", a cui fanno capo ricercatori e studiosi del territorio e della Toscana in generale. Ad esso hanno aderito numerose associazioni del territorio, tra cui CAI Sez. Valdarno, Associazione "Per la Valdambra", Gruppo Archeologico "A. Tracchi", Archeoclub Italia Sez. Figline Valdarno, Slow Food-Condotta Colli Superiori del Valdarno. Per quanto attiene l'attività editoriale, alle Memorie Valdarnesi, la cui pubblicazione è iniziata nel 1835, si sono affiancate nel tempo una collana di monografie di studi sul territorio e una di studi letterari. L'Accademia ha collaborato e collabora con le Università di Siena e di Firenze e con l'IRRE toscana in diverse attività legate al settore archivistico, dell'educazione permanente, della didattica ambientale e della ricerca. Negli ultimi anni ha tessuto una rete di relazione e di collaborazioni con oltre un centinaio di Enti e Istituzioni culturali nazionali e internazionali, per attività di scambio di informazioni e di pubblicazioni.