Giovanni Gentile jr
1906 - 1942
Giovanni Gentile Jr nacque a Napoli il 6 agosto 1906, terzogenito, insieme al fratello gemello Gaetano, di Giovanni, il celebre filosofo, ed Erminia Nudi. Dopo gli studi superiori vinse il concorso di ammissione alla Scuola normale superiore di Pisa e si iscrisse a matematica nell'autunno del 1923. Dopo aver deciso di passare alla fisica, si laureò a pieni voti e con lode nel novembre 1927, con una tesi sull'equazione di Schrödinger. Subito dopo trascorse alcuni mesi a Roma come assistente all'Istituto di fisica, durante i quali si legò di grande amicizia con Ettore Majorana, con il quale scrisse il secondo dei suoi primi tre lavori su problemi di fisica atomica e nucleare presentati in tre note alla Reale Accademia dei Lincei. Dopo una interruzione dovuta al servizio militare, nel 1929 Gentile vinse una borsa di ministeriale di perfezionamento e si recò prima a Berlino e poi a Lipsia, dove venne in contatto con i grandi fisici tedeschi dell'epoca, come Max Planck, Erwin Schrödinger, Fritz London e Werner Heisenberg. In quel periodo scrisse in collaborazione con Felix Bloch un lavoro sui fenomeni magnetici dei reticoli cristallini divenuto fondamentale per la teoria dei metalli. Al suo ritorno in Italia nell'ottobre del 1931 ottenne la libera docenza in fisica teorica e nel 1932 fu chiamato a Pisa con incarico di insegnamento in questa disciplina. In questo periodo riprese ad occuparsi della questione del ferromagnetismo facendone una trattazione più generale. Rimase a Pisa fino al 1936, quando si trasferì all'Università di Milano su invito di Giovanni Polvani. È dello stesso anno la memoria Per la teoria degli effetti polarizzanti delle fenditure che fu particolarmente apprezzata da Arnold Sommerfeld. Durante questo periodo rivolse particolarmente la sua attenzione ai fondamenti della fisica a cui dedicò una serie di saggi di carattere critico-epistemologico. Oltre al volume Fisica Nucleare (1937) scrisse varie voci per l'Enciclopedia Italiana, raccolte in volume con il titolo Questioni Classiche di Fisica (Sansoni, 1937). Nel 1937 fu tra i vincitori del concorso di fisica teorica bandito dall'Università di Palermo e diventò titolare della cattedra di fisica teorica a Milano. Negli anni successivi pubblicò lo studio Sui limiti dell'elettrodinamica e i nuovi risultati sperimentali sulla radiazione cosmica, il lavoro Sulla rappresentazione del gruppo di Lorentz e sulla teoria di Dirac dell'elettrone e uno Sulle equazioni d'onda relativistiche di Dirac per particelle con momento intrinseco qualsiasi. Il suo maggiore contributo teorico di questo periodo milanese è rappresentato dai suoi lavori sulle "statistiche intermedie" e le loro applicazioni allo studio delle peculiari proprietà dell'elio liquido. In suo onore, le particelle soggette alle statistiche intermedie sono dette "gentilioni", per distinguere le loro proprietà da quelle dei "bosoni" e dei "fermioni". Gentile morì precocemente il 30 marzo 1942.