Mario Battistini

Dopo la laurea conseguita all'Università di Firenze, Mario Battistini si dedicò all'insegnamento nelle scuole secondarie di quella città, attività interrotta dalla sua partecipazione alla prima guerra mondiale. Studioso dalla vasta erudizione e dai molteplici interessi, condusse le sue ricerche in vari ambiti, dalla storia delle idee alla storia locale della Toscana. L'avvento del fascismo lo indusse a lasciare l'Italia, trasferendosi nel 1926 in Belgio, dove sposò Marguerite Moreau, una professoressa di Schaerbeek che aveva conosciuto a Firenze. Assiduo frequentatore delle biblioteche e degli archivi belgi, continuò a occuparsi di storia, in particolare dei rapporti tra Italia e Belgio, pubblicando una serie di scritti sulla vita degli esuli politici italiani in Belgio e sul ruolo dei banchieri italiani nelle Fiandre nel XVI secolo. L'altro suo filone di ricerca riguarda la storia della medicina, con un particolare interesse per la storia dell'assistenza ospedaliera in Italia (soprattutto a Volterra, sua città natale) e le biografie di medici italiani e stranieri, specialmente belgi. Battistini partecipò attivamente alla vita culturale belga e fu direttore dell'Istituto di Cultura Italiana di Bruxelles nel dopoguerra. Scrittore prolifico, pubblicò oltre 360 scritti di carattere storico, artistico e storico-scientifico.