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Benedetto Bresciani

1658 - 1740

Benedetto Bresciani studiò lettere, latino e greco a Firenze; si dedicò inoltre allo studio della filosofia, della medicina e della matematica. Noto come erudito dai molteplici interessi, il granduca di Toscana Cosimo III lo chiamò come precettore del figlio Gian Gastone per la matematica e la filosofia. Amato e apprezzato da Gian Gastone, fu in seguito nominato suo aiutante di camera e maestro dei paggi di corte e lo accompagnò in un viaggio in Germania. Nel 1714, alla morte di Antonio Magliabechi, assunse l'incarico di bibliotecario di corte e direttore della Biblioteca Palatina. A Firenze frequentò le conversazioni letterarie di Lorenzo Magalotti e di Cipriano Antonino Targioni; intrattenne inoltre rapporti con molti dei protagonisti della scena culturale dell'epoca, tra i quali l'anatomista Lorenzo Bellini e il medico e naturalista Francesco Redi. Censore dell'Accademia della Crusca, contribuì alla redazione di voci su diversi argomenti per la quarta edizione del Vocabolario (1729-1738); fu anche reggente dell'Accademia degli Apatisti. Collaborò con Tommaso Buonaventuri all'edizione fiorentina del 1718 delle Opere di Galileo Galilei. Ebbe anche interessi musicali e scrisse il trattato Del sistema armonico, nel quale si spiega il cembalo onnicordo inventato da Francesco Nigetti.

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