Raccolta documentaria dei primati scientifici italiani
1830 - 1978
Storia archivistica
La Raccolta documentaria dei primati scientifici italiani arriva a Milano negli anni'50 e trova una prima collocazione presso la sede delle Costruzioni Meccaniche Riva, con a capo Guido Ucelli. Dopo la fondazione del Museo, entra a far parte del patrimonio dello stesso.Voluta dal CNR e curata da Giulio Provenzal, raccoglie le testimonianze delle eccellenze italiane nelle diverse discipline del sapere scientifico ed illustra il genio italiano attraverso i documenti. La Raccolta è costituita da 2892 cartelle che contengono materiali eterogenei: testi manoscritti, dattiloscritti, libri e pubblicazioni originali, ritagli di giornali, fotografie, disegni, lettere che fanno riferimento ad un periodo storico compreso tra la seconda metà dell'800 fino agli anni '70 del '900. Il nucleo centrale e più antico è formato da varia documentazione utilizzata per preparare la mostra delle eccellenze italiane da presentare alla Esposizione Universale di Chicago del 1933, che è stato poi implementato da materiale più recente. Molti degli oggetti esposti a Chicago sono confluiti poi nel Museo della scienza e della tecnica; gran parte delle carte della raccolta documentaria sono collegate a tali oggetti e sono parte integrante della storia delle collezioni del Museo. Il fondo è suddiviso in due nuclei: un primo nucleo è costituito da 1743 cartelle catalogate per temi scientifici; un secondo nucleo invece raccoglie 1149 cartelle legate ognuna al nome di uno scienziato o personalità di spicco della tecnica e dell'industria in Italia.Il fondo è arrivato al museo ordinato, diviso nelle due serie organizzate in ordine alfabetico: tale ordinamento è stato mantenuto.
Ambito e contenuto
Il fondo comprende 2892 cartelle, suddivise in Autori e Soggetti. Le cartelle Autori presentano in ordine alfabetico i nomi del genio italiano che hanno contribuito al progresso delle scienze; le cartelle Soggetti i temi legati alla scienza, alla tecnica, all'industria, alla chimica, alla geografia.
Il nucleo centrale del materiale raccolto è formato dalla documentazione utilizzata per preparare la mostra delle eccellenze italiane da presentare alla Esposizione Universale di Chicago del 1933. Era stato lo stesso Mussolini ad ordinare al Consiglio Nazionale delle Ricerche la raccolta sistematica delle prove del contributo dato dall'Italia alla civiltà del mondo. Ogni cartella doveva comprendere per ogni scienziato italiano, antico o vivente, un ritratto, un autografo, una bibliografia, pubblicazioni e documenti: tutti materiali che troviamo nelle cartelle.
Accanto alle carte, si costituisce una collezione fatta da oggetti, modelli e riproduzioni al vero che rappresenta un contributo essenziale all'Esposizione.
Curatore del lavoro è il chimico Giulio Provenzal, già fondatore nel 1931 della Società Italiana di Storia della Chimica, poi presidente dell'Istituto Italiano di Storia della Chimica.
Al termine dell'Esposizione, cimeli e documenti tornano a Roma, presso il CNR, dove rimangono fino al 1950, quando vengono destinati al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Qui le cartelle vengono integrate fino agli anni Settanta con nuovi materiali mentre gli oggetti vanno a costituire un primo nucleo delle collezioni e dove sono conservati ancora oggi.
Criteri di ordinamento
Informazioni sulle numerazioni: pezzi da n. 1 a n. 2892