Terre da vivere: Il patrimonio dei Monti Sibillini oltre il terremoto
La bellezza dei luoghi dei Monti Sibillini è stata immortalata in vari film, tra cui Fratello sole e sorella luna di Franco Zeffirelli che ne ha colto la sacralità e l'unicità.
Ma il terremoto del 2016 ha avuto un impatto devastante sul parco del Monti Sibillini, avendone compromesso le strategie di fruizione e di conservazione ambientale.
Per far conoscere il patrimonio geologico e naturalistico di queste terre prima delle alterazioni profonde provocate dal sisma, ci si è affidati al potere documentale della fotografia, che coglie tutta la bellezza dell'Appennino umbro-marchigiano. Castelluccio e la Grande Piana su cui sorge, il monte Vettore, il Pian Piccolo, il Pian Grande, il Pian Perduto, hanno un altissimo valore ambientale non solo dal punto di vista estetico naturale ma per la presenza di biodiversità faunistica e boschiva. Un caso esemplare è quello rappresentato dal Lago di Pilato per il quale si è temuto il peggio: dopo le notizie della sua scomparsa, i biologi hanno invece dimostrato che il prezioso ecosistema è salvo nonostante le modifiche nel sottosuolo.
I fotografi professionisti e amatoriali che vivono in questi luoghi hanno così organizzato la mostra Sibillini, terre da vivere (Osimo, 14 febbraio-19 novembre 2017) allestita dal Circolo Fotografico AVIS M. Giacomelli BFI e dal gruppo di fotografi La Notte, entrambi di Osimo, presentata all' Istituto Campana per l'istruzione permanente .
Attraverso i loro scatti è possibile osservare paesaggi e paesi e conoscere un patrimonio in pericolo. Nessun fotografo ha voluto però abbinare il prima al dopo, per una scelta dettata dal pudore di fronte al dramma e al dolore e di fronte all'abbandono di un territorio. Perché come scriveva Henry Cartier Bresson, fotografare è mettere sulla stessa linea di mira la testa, l'occhio e il cuore.
Lo stesso titolo della mostra sottolinea l'intenzione di collaborare alla rinascita di queste terre da vivere: l'esposizione ha così fornito l'occasione per promuovere una raccolta fondi effettuata attraverso la vendita delle opere esposte, il cui ricavato è stato donato ad uno dei Comuni del cratere, individuato dalla Rete Museale dei Sibillini.
Nato nel 1988, il Circolo Fotografico A.V.IS. M. Giacomelli BFI di Osimo è divenuto una realtà molto attiva nel panorama dell'associazionismo cittadino, che oggi conta oltre 150 soci. Il Circolo possiede un ricco archivio digitale ed analogico in fase di riordino che quanto prima verrà messo a disposizione degli utenti e che si propone come strumento di conoscenza storica e scientifica della realtà del territorio degli Appennini.
Autori che hanno presentato opere per la mostra:
Simone Agostinelli, Elisabetta Aquilanti, Andrea Barchiesi, Stefano Belli, Simone Bolognini, Cesare Bora, Manlio Bottegoni, Franco Carlini, Domenico Di Cola, Cristiano Esposto, Luca Galluzzi, Carlo Lupetti, Carlo Maccioni, Daniele Manzotti, Sauro Marini, Valter Matassoli, Adriano Menghini, Serenella Osimani, Alberto Pacini, Tito Picotti, Giuseppe Pierdicca, Claudio Silvestrini, Maurizio Silvestrini, Massimiliano Spinello, Sauro Strappato.
NOTA BIBLIOGRAFICA
Mauro Bassano, Il passo del lupo, Bologna, Minerva Edizioni, 2016
Paolo Castelnovi, , a cura di Il paesaggio e il parco dei Monti Sibillini, Parco nazionale dei Monti sibillini, Ancona, Annibali Grafiche, 2002
I monti sibillini, a cura di Giorgio Tassi, Azzano San Paolo (BG), Bolis, 2015
RIFERIMENTI ARCHIVISTICI
Circolo Fotografico AVIS "Mario Giacomelli" Osimo
Istituto Campana per l'Istruzione Permanente
A CURA DI
Maria Procino