Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza
Il Museo Galileo rappresenta una delle principali istituzioni internazionali attive nella museografia scientifica, nella produzione di iniziative per la diffusione della cultura scientifica e nelle attività di documentazione e di ricerca nel campo della storia delle scienze e della tecnologia. Le sue straordinarie collezioni comprendono antichi strumenti scientifici raccolti nel corso di circa quattro secoli dai Medici e dai Lorena, tra cui tutti gli strumenti originali di Galileo giunti fino a noi.
È dotato di una ricca biblioteca specializzata e di un archivio che conserva fondi preziosi per la storia della scienza in generale e per quella toscana e fiorentina in particolare. Il sito internet offre molteplici risorse per la ricerca storico-scientifica, tra le quali una vasta collezione di opere digitalizzate. Il Museo pubblica monografie specializzate e due riviste a diffusione internazionale: Nuncius e Galilæana. Partecipa a importanti progetti di ricerca in collaborazione con prestigiose istituzioni internazionali; organizza convegni ed esposizioni su temi di storia della scienza e sui rapporti tra scienza, tecnologia e arte.
La collezione medicea di strumenti scientifici attualmente conservata nel Museo Galileo fu avviata da Cosimo I de' Medici, che nel 1562 la sistemò nella Guardaroba (oggi Sala delle Carte Geografiche) di Palazzo Vecchio. Nel 1600 Ferdinando I trasferì gli strumenti nella Galleria degli Uffizi, nel cosiddetto Stanzino delle Matematiche. Con la fondazione dell'Accademia del Cimento nel 1657, voluta da Ferdinando II e Leopoldo de' Medici, la collezione si arricchì di nuovi strumenti destinati allo studio della termometria, della barometria e della pneumatica. Tutta la collezione fu poi collocata a Palazzo Pitti, sede dell'Accademia.
Nel 1775 gli strumenti furono trasferiti nel Regio Museo di Fisica e Storia Naturale, istituito dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena a Palazzo Torrigiani (sede attuale del Museo "La Specola"). Alla collezione si aggiunsero nuovi apparati di matematica, fisica, meteorologia ed elettricità, molti dei quali costruiti nelle officine del Museo. Dopo un periodo di relativo abbandono negli anni dell'occupazione francese (1799-1814), la restaurazione lorenese favorì la riorganizzazione del museo e delle officine.
Nel 1841, per volere del granduca Leopoldo II, fu costruita all'interno del Museo la Tribuna di Galileo, nella quale furono collocati gli strumenti del grande scienziato, oltre a quelli rinascimentali e dell'Accademia del Cimento.
Dopo l'Unità d'Italia le collezioni furono smembrate e distribuite tra diversi istituti universitari. Lo stato di degrado fu denunciato nel 1922 dal "Gruppo per la tutela del patrimonio scientifico nazionale", grazie al cui impegno fu fondato, nel 1927, l'Istituto di Storia delle Scienze con il compito di "raccogliere, catalogare, restaurare" le testimonianze materiali della scienza. La Prima Esposizione Nazionale di Storia della Scienza, organizzata a Firenze nel 1929 per iniziativa dell'Istituto, mise in luce l'entità del patrimonio nazionale e spinse l'Università di Firenze a istituire a Palazzo Castellani, nel 1930, l'Istituto di Storia della Scienza con annesso Museo, al quale fu affidata la collezione degli strumenti mediceo-lorenesi.
Dopo i danni provocati dalla seconda guerra mondiale, un duro colpo alla collezione fu inferto dall'alluvione del 1966. Gli strumenti furono gravemente danneggiati, ma, grazie alla solidarietà internazionale e all'impegno di Maria Luisa Righini Bonelli, allora direttrice del Museo, fu possibile completarne rapidamente il recupero, riaprire al pubblico le sale espositive e ridare impulso alle raccolte librarie e all'attività di ricerca.
Negli ultimi decenni l'Istituto e Museo di Storia della Scienza ha registrato una forte espansione con la crescita delle attività museali e l'organizzazione di mostre temporanee, l'incremento delle raccolte librarie, l'impegno nella promozione della ricerca, la pubblicazione di riviste e collane editoriali e l'investimento costante nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione al servizio della ricerca storico-scientifica.
Nel 2010, con l'inaugurazione del percorso museale completamente rinnovato, è stato assunto il nuovo nome Museo Galileo. Il sottotitolo Istituto e Museo di Storia della Scienza sottolinea il legame dell'ente con la sua storia nonché l'importanza attribuita alle attività di documentazione e di ricerca.
Le raccolte museali comprendono attualmente oltre 5000 strumenti e apparati scientifici databili dal secolo XI al XIX, dei quali circa 1000 in esposizione permanente. Il primo piano è dedicato alla collezione medicea: quadranti, astrolabi, orologi solari e notturni, compassi, sfere armillari e bussole, vere e proprie opere d'arte realizzate da grandi artefici toscani ed europei. Il secondo piano ospita la collezione lorenese: apparecchiature che illustrano le leggi fondamentali della meccanica, dell'elettrostatica e della pneumatica.
Al piano terreno, nell'area interattiva dedicata a "Galileo e la misura del tempo", exhibits hands-on e touch screens consentono di esplorare strumenti galileiani e antichi orologi meccanici e di comprenderne il funzionamento. Oltre alle sale espositive, Palazzo Castellani ospita anche la biblioteca, gli uffici, gli spazi per mostre temporanee, convegni e attività didattiche e il bookshop. Nello spazio antistante il Museo è stata collocata nel 2007 una meridiana monumentale.
Dal 2016 è disponibile, in italiano e inglese, una app gratuita per dispositivi mobili sviluppata dal Museo Galileo, che costituisce un supporto indispensabile per la visita e un utile strumento per prepararla in anticipo o per approfondire i temi che hanno suscitato maggior interesse.
La Sezione Didattica propone attività diversificate per scuole, famiglie e visitatori individuali.
NOTA BIBLIOGRAFICA
Museo di Storia della Scienza. Catalogo, a cura di Mara Miniati, Firenze, Giunti, 1991
Museo Galileo: capolavori della scienza, a cura di Filippo Camerota, Firenze, Giunti, 2010
Displaying Scientific Instruments: From the Medici Wardrobe to the Museo Galileo, a cura di Filippo Camerota, in «Annali del Laboratorio Museotecnico, V, 2012», 2012
RIFERIMENTI ARCHIVISTICI
Archivio dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze (oggi Museo Galileo)