Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Il più grande museo scientifico e tecnologico in Italia e uno dei principali in Europa, con i suoi 50.000 metri quadrati, oltre 18.000 beni storici; una biblioteca tecnica ricca di 50.000 volumi e 200.000 beni fotografici e audiovisivi. Il Museo si pone come punto di riferimento a livello nazionale e internazionale nella salvaguardia del patrimonio tecnico-scientifico e nella promozione della cultura tecnico-scientifica attraverso la ricerca, lo studio, la conservazione, l'attività espositiva, l'Osservatorio sul patrimonio scientifico e tecnologico. Inoltre, il Museo adotta una metodologia di educazione informale che integra le collezioni storiche con una pluralità di proposte educative, sviluppate appositamente dal proprio ©CREI-Centro per l'Educazione Informale.
Le sue collezioni, così come la biblioteca e gli archivi, si sono costituiti a partire dalla prima metà del Novecento e sono in continuo arricchimento: testimoniano la trasformazione della nostra società nel corso degli ultimi due secoli, da Paese agricolo a moderna nazione industriale. Il Museo nasce infatti da un'idea di Guido Ucelli, ingegnere umanista, a capo di una delle maggiori aziende nazionali dell'epoca, la Riva Calzoni: negli anni Venti, Ucelli immagina un Museo delle Arti e delle Industrie per coinvolgere il grande pubblico nella trasformazione in atto nel paese e per sostenere lo sviluppo di una nuova classe di tecnici specializzati, necessari alla crescita di una società moderna.
Il Museo occupa i locali di un monastero benedettino fondato intorno all'anno 1000, che nel corso del medioevo assume grande importanza. Il periodo di massimo splendore coincide però con l'arrivo dell'Ordine degli Olivetani nel 1507 e l'avvio di imponenti lavori di ampliamento. Nel corso del Cinquecento vengono realizzati la nuova chiesa, i due grandi chiostri, celle per i monaci, il dormitorio, la foresteria, la Sala del Capitolo, l'Ospizio dei Novizi, la biblioteca e l'appartamento del Priore. Dal 1709 al 1712 si realizza lo splendido Refettorio, affrescato dal pittore monzese Giuseppe Antonio Castelli, che presenta sulla parete di fondo una ricca rappresentazione de Le Nozze di Cana, opera del pittore varesino Pietro Gilardi. Intorno al convento si estendono poi orti, giardini e una vigna.
L'8 giugno 1805 un decreto napoleonico sopprime gli ordini religiosi. I monaci vengono allontanati, il patrimonio terriero alienato e il monastero convertito in ospedale militare. Negli anni successivi l'ospedale diventa prima Caserma delle Voloire poi, passando dall'esercito austriaco a quello italiano, Caserma Villata. Nell'agosto 1943 i bombardamenti alleati su Milano colpiscono pesantemente l'edificio, riducendolo a un rudere. Lo nota Guido Ucelli, alla ricerca di una sede per il suo Museo industriale e convince il Comune ad assegnare il complesso a sede del nuovo Museo. Il convento di S.Vittore viene così restaurato su progetto degli architetti Piero Portaluppi, Ferdinando Reggiori ed Enrico Griffini.
Il 15 febbraio 1953 il nuovo Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci apre al pubblico con la grande Mostra della scienza e tecnica di Leonardo. Nell'artista toscano, che forse più di ogni altro ha dimostrato l'universalità dello spirito umano e che incarna l'indagine inesausta delle leggi della natura, il Museo riconosce il proprio simbolo ideale.
Si tratta di un progetto inedito in Italia: un moderno centro di vita culturale ricco di proposte, capace di attrarre e divertire con conferenze, esposizioni permanenti, visite guidate, rassegne cinematografiche, mostre, convegni, pubblicazioni. Per la prima volta le sezioni espositive convivono con una sala Cinema, sale congressi, un'Aula di Fisica destinata ai corsi di aggiornamento per gli insegnanti, un bar e un ristorante. Negli anni seguenti si aggiungono gli edifici riservati all'esposizione del patrimonio ferroviario e di quello aeronavale.
Oggi, attraverso la partecipazione attiva dei visitatori, il Museo incoraggia lo sviluppo di identità e di valori, la costruzione di capacità e conoscenze utili per sentirsi cittadini consapevoli, coinvolti e informati, membri attivi della società.
NOTA BIBLIOGRAFICA
Cinque anni del Museo: 1953-1958, Milano, Alfieri e Lacroix, 1988
Orazio Curti, Un museo per Milano: un protagonista racconta gli anni della nascita del Museo della Scienza, Garbagnate Milanese, Anthelios / Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci", 2000
Guido Ucelli di Nemi: industriale, umanista, innovatore, Milano, Hoepli, 2011
I primati della scienza: documentare ed esporre scienza e tecnica tra fascismo e dopoguerra, a cura di Giovanni Paoloni, Roberto Reali, Laura Ronzon, Milano, Hoepli, 2019
Behind the exhibit: displaying science and technology at world's fairs and museums in the twentieth century, a cura di Elena Canadelli, Marco Beretta, Laura Ronzon, Washington, Smithsonian Institution Scholarly Press, 2019
Leonardo 1939: la costruzione del mito, a cura di Marco Beretta, Elena Canadelli, Claudio Giorgione, Milano, Editrice Bibliografica, 2019
RIFERIMENTI ARCHIVISTICI
Archivio del Museo della Scienza e della Tecnica
A CURA DI
Paola Redemagni