Altissima e purissima: La Montagna italiana attraverso i marchi di fabbrica
E cosa saresti tu [Monte Bianco], e la terra, e le stelle, e il mare, se per l'immaginazione della mente umana silenzio e solitudine fossero vacuità? (P.B. Shelley).
Proprio il silenzio e la solitudine sono gli elementi essenziali dell'immagine della montagna promossa attraverso i marchi di fabbrica.
Ma cosa sono? Etichetta e marchio contraddistinguono un prodotto e non sempre coincidono. Il marchio di fabbrica rende inconfondibile l'immagine di una impresa; identifica un prodotto ma è anche una privativa che dà a una persona fisica o giuridica titolare il diritto esclusivo di utilizzare quel segno. Il marchio segnala il livello di innovazione di un paese, racconta la storia della registrazione di una idea, il progresso tecnico-scientifico, l'evoluzione del gusto, della grafica e del lessico.
Dall'Ottocento in poi, la montagna è molto presente nei marchi di fabbrica italiani, associata a prodotti come liquori, pellami, prodotti alimentari, farmaceutici, utensili ma anche a sport salutari come lo sci.
Da spazio di una specifica comunità, la montagna diviene luogo di tutti e la sua immagine veicola conoscenze scientifiche, geografiche e storiche che altrimenti sarebbero rimaste di pochi, in un paese che tra Ottocento e Novecento ha una fortissima percentuale di analfabetismo, dove è alta la malnutrizione e dilagante la mortalità che colpisce naturalmente di più le famiglie numerose e i bambini. Un paese che mentre assiste allo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie e di navigazione, sta appena scoprendo l'importanza dell'igiene.
Un potere igienizzante' hanno i prodotti che attraverso i loro marchi portano nelle case le prime immagini delle fabbriche.
È igienico l'amaro alle erbe di montagna dagli effetti miracolosi: può guarire tutto dalla tubercolosi ai catarri ai disturbi nervosi; igienici sono i saponi con i quali si può lavare il proprio corpo, i capelli e, all'occorrenza, anche gli animali.
Con i nuovi prodotti entrano nelle case italiane anche le immagini del costume, delle abitudini e persino della stessa penisola.
L'Acqua da bagno Voltiana presenta in primo piano la statua di Alessandro Volta. L'Elixir Chanousia mostra l'immagine del giardino botanico alpino Chanousia, sul colle del Piccolo San Bernardo. Il liquore Vallombrosa ricorda la nascita della prima stazione estiva italiana nel 1892, l'Hotel Vallombrosa e la ferrovia. Così come un marchio celebra nel 1905 l'apertura della galleria del Sempione o la costruzione della galleria di Borgallo tra Pontremoli e Borgotaro.
L'Amaro Magna Sila "ricostituente dell'organismo" fotografa l'Appennino calabrese così come il vermouth Ballor porta sulla vetta del Monte Bianco. Mentre la Napoli illustrata per i macaroni di Emilio Hirsch ricorda quella narrata da Dumas o da Goethe: istintiva, allegra, priva di regole e osservata da turisti impassibili eppure probabilmente tormentati dalla voglia di vivere anche loro "alla giornata". Una Napoli dove sul mare navigano lente barche eppure già il progresso ha preso piede con la nave a vapore.
Da una ricerca approfondita sui marchi è nata la mostra Marchi di fabbrica, libri e carte geografiche tra il 1869 e il 1930, curata da Francesco Cardarelli, Miriana Di Angelo Antonio, Margherita Martelli, una mostra che dal 2006 ha toccato molte città italiane. Promossa dall'Imont Istituto nazionale della montagna, dall'Archivio centrale dello Stato e dalla Società geografica italiana. L'ACS ha messo a disposizione la sua documentazione realizzando una banca dati consultabile: circa 171.000 fascicoli di Marchi di fabbrica dell'Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato oggi Ministero dello sviluppo economico. La SGI ha reso disponibile carte, disegni e libri che fanno parte del suo patrimonio bibliografico e documentario.
NOTA BIBLIOGRAFICA
Immagini della Montagna Italiana. Marchi di fabbrica, libri e carte geografiche tra il 1869 e il 1930. Catalogo della mostra, a cura di Francesco Cardarelli, Miriana Di Angelo Antonio, Margherita Martelli, in «Quaderni della Montagna», Bologna, Imont, 2006
Franco Farinelli, Geografia. Un'introduzione ai modelli del mondo, Torino, Einaudi, 2003
Scienziati alpinisti. L'osservazione delle Alpi nel dibattito scientifico del secondo Ottocento, a cura di Alessandro Pastore, Milano, FrancoAngeli, 2005
Jacopo Pasotti, La scienza in vetta, Torino, Codice Edizioni, 2015
RIFERIMENTI ARCHIVISTICI
A CURA DI
Maria Procino