Felix Anton Dohrn: La Stazione zoologica di Napoli, grande albergo degli scienziati
Ambizione, determinazione e impazienza caratterizzano la vita e l'attività di Felix Anton Dohrn, nato a Stettino nella Pomerania il 29 dicembre 1840, ultimo dei quattro figli di Carl August e Adelheid Dietrich. Anton cresce in un clima culturalmente vivace.
Carl August, infatti, pur essendo direttore dello zuccherificio fondato da suo padre Heinrich, non abbandona mai le sue ambizioni in altri campi: appassionato di letteratura traduce varie opere teatrali; interessato alla zoologia diventa nel 1840 direttore della rivista entomologica Entomologische Zeitung, che dirige fino al 1887. La sua casa di Stettino è luogo d'incontro per musicisti, pittori, naturalisti di passaggio. A 16 anni Felix Anton pubblica nella rivista del padre il saggio: Alcune questioni emitterologiche.
Frequenta l'università prima a Koenisberg, poi a Bonn e dal 1862 a Jena, dove segue le lezioni di fisica di Schaeffer, quelle di anatomia di Carl Gegenbaur e i corsi di istologia e zoologia con E. Haeckel. Si laurea nel 1865 a Breslavia con E. Grube e due anni dopo, nel 1867, intraprende un viaggio in Inghilterra dedicato allo studio della fauna marina. Più tardi torna a Jena come assistente di Haeckel. Come tanti stranieri Anton Dohrn è affascinato dall'Italia: dal 1868 al 1869 soggiorna a Messina, la "mecca dei liberi docenti tedeschi", che conoscevano bene la ricchezza faunistica del suo mare. A Messina conosce la famiglia di Jegor Ivanovic Baranowski, di cui più tardi sposa la figlia Maria, da cui avrà cinque figli.
L'idea di aprire un grande acquario per finanziare la ricerca scientifica lo spinge a scegliere Napoli, che all'epoca è meta di molti viaggiatori stranieri. Nell'ambizioso progetto di Dohrn, dopo quella di Napoli sarebbero nate altre stazioni satelliti: a Messina, a Gibilterra, nelle Isole di Capo Verde, sulla costa portoghese e in Irlanda. Appassionato sostenitore delle teorie di Darwin, Dohrn chiede allo scienziato un parere in merito al suo progetto per una rete di stazioni laboratorio, con annesso un acquario per lo studio dell'embriologia. Nel gennaio del 1870 Darwin lo invita invece alla prudenza.
Ma Anton è ormai deciso e raggiunge Napoli alla fine del febbraio 1870. Nel 1872 fa costruire a sue spese l'edificio della Stazione che da lui prenderà il nome, portando a termine quello che Croce definisce "il grande albergo degli scienziati". L'edificio sorge al centro di Villa Reale, uno dei principali giardini storici di Napoli, oggi Villa Comunale. La facciata viene disegnata da Adolf von Hildebrand e il pittore Hans von Marées realizza il ciclo di affreschi per il grande salone della biblioteca. La costruzione dell'Acquario è opera dell'ingegnere W. A. Lloyd.
Anton Dohrn muore a Monaco di Baviera il 26 settembre 1909; gli succede alla direzione della Stazione il figlio Reinhard.
NOTA BIBLIOGRAFICA
Anton Dohrn e il darwinismo a Napoli, a cura di Silvia Caianiello e Christiane Groeben, Napoli, Denaro libri, 2009
Domenico De Masi, Anton Dohrn e la stazione zoologica di Napoli la fabbrica della scienza, Milano, IBM Semea, 1987
Pietro Antonio Toma, L'avventura nella stazione di Napoli Anton Dohrn, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1996
RIFERIMENTI ARCHIVISTICI
Stazione Zoologica Anton Dohrn
A CURA DI
Maria Procino