Il sogno della natura: La fotografia naturalistica di Giancarlo Mancori
La bellezza può aiutare a trasformare una realtà come l'ospedale, in cui si affronta tutti i giorni la sofferenza fisica e psicologica?
Nel 2011 al Policlinico Tor Vergata di Roma si apre una mostra particolare: Il sogno della natura. Dal curarsi al prendersi cura: la persona e l'ambiente un dialogo per la salute. 150 scatti dedicati alla flora, alla fauna del nostro Paese. L'immagine della natura per combattere il dolore, come sottolinea il «Corriere della Sera» che il 18 giugno 2010 dedica un articolo all'iniziativa.
Un progetto di medicina narrativa che rileva gli effetti terapeutici ed emozionali delle immagini sui pazienti e sugli operatori: la natura, la tecnica fotografica e le loro innumerevoli possibilità di intervento a sostegno della ricerca medica e scientifica. Del resto, come scrive Fulco Pratesi nel catalogo della mostra: La sapienza pellerossa voleva che gli animali fossero nostri compagni nel percorso di guarigione che ci riallaccia alla madre terra.
Il variegato racconto per immagini è creato da un fotografo che ha messo a disposizione della scienza e della natura la sua creatività: Giancarlo Mancori. Nato a Roma il 18 settembre 1937, si avvicina alla fotografia fin da ragazzino, quando entra "a bottega" dal maestro Cesare Picca, uno dei fotografi pubblicitari più famosi a Roma. L'interesse per la natura è già presente: "Quand'ero ragazzo abitavo nel quartiere romano di Testaccio, e giocavo sulle sponde del Tevere con lucertole, ramarri, farfalle, uccelli e iniziavo a fotografarli per avere almeno la loro immagine con me".
Per anni collabora con i LNF Laboratori nazionali di Frascati dedicandosi alle tecniche della fotografia scientifica, e parallelamente, alle riprese aeree e per l'industria. Nel 1970 diviene il responsabile dell'immagine internazionale della Massey-Ferguson, produttrice di macchine per il movimento terra. Un incarico che gli consente di girare il mondo, iniziando a percorrere la strada della fotografia naturalistica.
Nel 1978 incontra Fulco Pratesi, con cui pubblica un volume e organizza una mostra itinerante su Barbarano Romano. Collabora con il WWF Italia e la LIPU allestendo numerose mostre che hanno come protagonista il patrimonio paesaggistico, floreale e faunistico italiano. Nel 2012 realizza un grande allestimento permanente per l'ingresso del Museo Zoologico di Roma e nel 2016 la mostra itinerante sul Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Mancori dialoga con la natura, con la biodiversità dell'ambiente, concentrando l'attenzione sul patrimonio faunistico e la sua tutela. Ogni foto ha un storia da raccontare: l'incontro con il lupo che nel Parco nazionale quasi gli indica la strada da seguire, l'orso alla ricerca di cibo, la bellezza della volpe che attenta ad osservare ciò che la circonda, la maestosità del Monte Marsicano.
L'archivio digitale di Mancori che conserva circa 20.000 fotografie dimostra che la documentazione iconografica non solo è uno strumento artistico, ma può favorire la conoscenza e l'approfondimento di un territorio, offrendo un mezzo di sensibilizzazione per la tutela di un patrimonio sempre più a rischio.
NOTA BIBLIOGRAFICA
Carlo Gemignani, L'occhio sul paesaggio. Archivi fotografici locali e patrimonio rurale della montagna, Milano, Franco Angeli, 2013
Tim Grey, Art Wolfe, Martha Hill, L'arte della fotografia naturalistica, Milano, White Star, 2017
Armando Mammino, Giulia Zanoni, La geologia: significati e rivelazioni attraverso l'obiettivo, Mantova, Editoriale Sometti, 1999
Giancarlo Mancori, Il sogno della natura, catalogo della mostra. Policlinico Tor Vergata di Roma giugno-settembre 2010, Roma, Fondazione PTV, 2010
Le meraviglie del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, attraverso lo sguardo di Giancarlo Mancori, a cura di Margherita Fratarcangeli, Albissola Marina (SV), Vanilla Edizioni, 2017
RIFERIMENTI ARCHIVISTICI
A CURA DI
Maria Procino