Antonio Vallisneri: Un campione dello sperimentalismo galileiano tra scienze mediche e naturalistiche
Antonio Vallisneri nacque a Trassilico, in Garfagnana, il 3 maggio 1661. La sua formazione iniziale seguì la via tradizionale, riservata ai figli delle migliori famiglie del tempo, presso le scuole gesuitiche. Nel 1682 passò all'Università di Bologna, dove fu allievo diretto di Malpighi. Laureatosi nel 1685 nello Studio di Reggio, fece poi pratica a Venezia, Padova e Parma. Dopo questo periodo si ristabilì in patria, esercitando la professione in diverse condotte e, allo stesso tempo, dando vita a una stagione di intensissime osservazioni naturalistiche. I suoi principali interessi andarono in quegli anni agli studi entomologici, giungendo a pubblicare, rispettivamente nel 1696 e nel 1700, sul primo e sul terzo volume de «La Galleria di Minerva», i Dialoghi sopra la curiosa origine di molti Insetti, nei quali confutò la tesi della generazione spontanea, illustrando il ciclo riproduttivo e l'origine dall'uovo di diversi insetti. La pubblicazione dei Dialoghi portò a Vallisneri la prima notorietà scientifica e, con essa, la chiamata a una cattedra di Medicina pratica all'Università di Padova, che gli venne assegnata dalle autorità veneziane allo scopo di contribuire all'affermazione della filosofia sperimentale in quell'ambiente. In questa sede Vallisneri trascorse i restanti trent'anni della sua vita, percorrendo tutti i gradi accademici sino alla prima cattedra di Medicina teorica. Gli anni che seguirono alla nomina patavina videro quindi Vallisneri concentrarsi negli studi medici. Si impegnò per dimostrare la stretta connessione tra questi e la ricerca naturalistica. I suoi punti di riferimento furono Francesco Redi e Marcello Malpighi, ed entrò in polemica con le tradizioni aristotelica e galenica. A partire dal 1710 diede avvio, insieme a Scipione Maffei e Apostolo Zeno, alla fondamentale iniziativa del «Giornale de' letterati d'Italia», che utilizzò come personale strumento di egemonia culturale e di sostegno della scienza sperimentale in ambito medico e naturalistico. Fra le sue opere principali sono da annoverare la Lezione Accademica intorno all'Origine delle Fontane (1715), che rappresenta, per la lucidità dell'approccio sperimentale, un modello esemplare del metodo galileiano; l'Istoria della Generazione (1721), concepita su sollecitazione di Leibniz e che prese posizione, nel dibattito embriogenetico del tempo, a favore del preformismo ovistico nella variante degli inviluppi e il De' Corpi marini, che su' Monti si trovano (1721), nella quale Vallisneri negò la teoria che attribuiva la presenza dei fossili di mare sulle montagne all'azione del Diluvio universale, ascrivendola per converso all'opera di una serie di inondazioni e trasformazioni geologiche parziali, che avevano portato all'emersione di terre precedentemente coperte dal mare e viceversa. Pure da segnalare il Saggio alfabetico d'Istoria medica e naturale, rimasto inedito e uscito solo postumo nelle Opere fisico-mediche del 1733, che rappresenta il primo tentativo di sistematizzare un lessico scientifico in lingua italiana nel settore medico Al momento della sua morte, avvenuta a Padova il 18 gennaio 1730, Vallisneri lasciò una massa di scritti editi e inediti rilevantissima, nella quale erano delineate prospettive scientifiche che rappresentavano un punto di passaggio assai significativo verso la stagione illuministica. La riflessione e l'opera vallisneriane ripresero infatti in modo originale temi e prospettive della tradizione medica galileiana di Malpighi e di Redi e si collocarono lungo il fronte più avanzato del dibattito naturalistico e delle scienze della vita dell'Europa del tempo. Portato all'inquadramento teorico generale delle sue tesi scientifiche, attentissimo al rispetto del dato empirico, Vallisneri si impegnò nel superamento dei limiti del dualismo e del meccanicismo cartesiani, facendo riferimento prima al pensiero di Nicola Malebranche e, poi, di Gottfried Wilhelm von Leibniz. Una lezione, la sua, che, fondandosi su puntuali osservazioni naturalistiche, entomologiche e di anatomia comparata, sviluppò il concetto dell'analogia tra gli enti naturali e l'idea della grande catena degli esseri. Dal 2000 è in corso l'Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Vallisneri, che ha sinora pubblicato, presso l'editore Olschki di Firenze, 21 volumi tra edizioni e studi. Il sito web dell'Edizione Nazionale è stato concepito e realizzato come punto di riferimento e di documentazione dell'attività di ricerca connessa al progetto. Il sito presenta diverse sezioni, fra le quali quella dell'"Inventario online del Carteggio di Antonio Vallisneri", che conta, allo stato attuale delle ricerche, la schedatura di 12.079 lettere, la trascrizione di 2.541 e l'inserimento di 1.184 documenti in formato immagine. L'inventario permette ricerche per mittenti e destinatari delle lettere, luoghi di partenza e di arrivo, attuale luogo e istituzione di conservazione dei documenti, eventuali edizioni precedenti, consistenza e caratteristiche delle lettere. L'estrema semplicità di fruizione agevola notevolmente la ricerca e dà accesso immediato alla massa del carteggio, alla rete dei corrispondenti e ai numerosissimi temi d'indagine trattati.
RIFERIMENTI ARCHIVISTICI
A CURA DI
Dario Generali